Capri, Giudice di Pace a rischio chiusura: il ministero promette assunzioni

Capri, Giudice di Pace a rischio chiusura: il ministero promette assunzioni. A fornire tutti i dettagli è Marco Milano in un articolo dell’edizione odierna di Metropolis. A Capri la sede del Giudice di Pace ancora chiusa, interrogazione parlamentare, il ministro promette impegno per la riapertura. Dopo l’interessamento del consigliere comunale Enrico Romano e dell’attenzione al problema rivolta dall’amministrazione comunale, unitamente all’associazione Avvocati Isola di Capri e all’Unione Nazionale Consumatori Isola di Capri, il senatore Francesco Urraro (Lega) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro della giustizia Alfonso Bonafede. Un intervento nel quale era stata illustrata la situazione di disagio del territorio isolano e della sua utenza nel non poter disporre, di fatto, di alcun presidio in tema, se si considera che dopo lo spostamento di gran parte delle competenze dell’ex tribunale di Capri a Napoli, anche le pratiche relative al giudice di pace da qualche mese non sono più espletate sull’isola, a seguito del decesso dell’ultimo dipendente in servizio e non ancora sostituito. Da parte di istituzioni ed associazioni era stato reclamato un intervento anche per le difficoltà oggettive tra insularità e protocolli sanitari, nonché per oneri economici e situazioni legate al maltempo nel doversi recare in questo stato di cose, a terraferma, a Napoli, anche per documentazione di routine o comunque per espletare attività di pochi minuti. Il ministro ha risposto garantendo il suo «impegno, attraverso nuove assunzioni, pur in una situazione molto difficile, per evitare la chiusura definitiva dell’ufficio del giudice di pace». Il Guardasigilli ha sottoscritto nel suo documento che ci sarà «la massiccia pianificazione dell’ingresso di nuove risorse umane nell’amministrazione giudiziaria oltretutto a seguito delle procedure concorsuali previste, sarà certamente modulata in maniera tale da tenere in adeguata considerazione le necessità dei singoli uffici». La corrispondenza firmata dal ministro si conclude sottolineando «il costante impegno profuso dal ministero della giustizia alla stregua delle risorse disponibili e tenendo conto delle difficili situazioni in cui versano anche altre realtà giudiziarie».

Commenti

Translate »