Calcio, mister Gattuso e Matteo Politano presentano Granada-Napoli

Domani sera alle 21 al Nuevo Estadio de Los Cármenes, il Napoli affronterà il Granada per la partita di Europa League. In conferenza mister Gattuso e Matteo Politano hanno presentato il match. Di seguito l’intervista pubblicata da Tuttonapoli:

Come si affronta la 14esima partita in quarantasette giorni?
Siamo in emergenza, lo sappiamo. Non siamo venuti qui in vacanza, vogliamo fare una grande prestazione e ci vuole un grande Napoli. Loro sono una squadra atipica, con grande velocità. Bisogna mettere in campo una squadra competitiva anche se siamo in pochi“.

Quanto è importante per voi Lozano?Lozano è importante per noi, come tutti quelli che mancano. Lo scorso anno è stato al di sotto delle sue possibilità, quest’anno sta facendo cose importanti. Ma non è solo lui, abbiamo tante assenze. Ci sono però Matteo (Politano, ndr), Insigne ed altri che possono far bene. Speriamo di recuperare i nostri giocatori, siamo l’unica squadra con la Juve che in Italia non ha mai avuto una settimana tipo per allenarsi. Giocare ogni tre giorni, con le botte e senza poter recuperare è difficile. Inutile però piangersi addosso, affrontiamo gli impegni con grande serietà“.

Tocca a Politano: Quanto è anomala questa stagione?
Molto difficile, c’è sempre poco tempo per recuperare. Il bello del calcio è giocare e noi cerchiamo sempre di farci trovare pronti“.

Per Gattuso: La mancanza di esperienza in Europa del Granada può essere decisiva?
Non penso sia una questione di esperienza. Affrontiamo una squadra rognosa, con caratteristiche precise. Dopo cinque minuti il livello di esperienza si va ad azzerare. Per loro è una grande opportunità, noi dobbiamo battagliare perchè hanno caratteristiche che ci possono mettere in difficoltà. Bisogna fare una grande prestazione a livello caratteriale, fisico e tecnico. Loro sono una squadra che non sembra spagnola, sanno cosa fare e si muovono con grande velocità“.

Per Politano: L’impressione è che con calcio spagnolo ti ci trovi bene…
È uno stile di gioco che mi piace, ti giocano a viso aperto e lasciano grandi spazi in contropiede che ti permettono di giocare“.

Per Gattuso: Come si lavora con così tante assenze anche negli allenamenti?
“L’emergenza dura da tantissimo tempo, lo avevo già evidenziato. Così non si può lavorare, non puoi fare nulla se giochi ogni tre giorni, devi solo fare scarico. Stiamo chiamando qualche Primavera in più, c’è un dato importante ed è quello che riguarda gli infortuni. Siamo tra le squadre che ne hanno avuti di meno nell’anno solare. Ora è un momento così, speriamo di recuperare qualcuno prima possibile. Speriamo che Meret e Fabiàn, che hanno giocato di meno ultimamente, possano mettersi in mostra“.

Per Politano: Le proiezioni dicono che questo potrebbe essere il tuo migliore anno in zona gol: da cosa dipende?
Penso sia una fase di maturità. Al Sassuolo avevo fatto bene, anche all’Inter ero cresciuto tanto. Al Napoli sto facendo il mio miglior campionato, spero di continuare così. È importante per me, perchè ormai non sono più un ragazzino“.

Il grande abbraccio a fine gara con la Juve era la gioia per la vittoria o aveva altri significati?
Aveva anche un altro significato. Sono state dette tante cavolate sul mister, noi siamo sempre stati dalla parte del mister e vincere quella gara era importante“.

L’aspetto tecnico in questa gara è preponderante o l’aspetto psicologico diventa prioritario in questo stato di emergenza?
Tre giorni fa avevamo gli stessi giocatori, tranne Petagna. Non dobbiamo cambiare la nostra mentalità, sappiamo che bisogna stringere i denti perchè con la Juve abbiamo fatto tanta fatica. Non possiamo fare troppi calcoli, ci sono dei Primavera che sono pronti al 30-40% per giocare altri non sono pronti. Non devo fare lo psicologo, devo solo mettere la squadra migliore in campo“.

La presenza di De Laurentiis a Bergamo e prima della Juve ha ridato serenità?
A noi serve tutto. Alla squadra fa bene avere persone che vogliono il bene della squadra. Il presidente è quello che paga gli stipendi e fa funzionare la struttura. Anche se ci sono dei problemi, bisogna avere rispetto. A me fa piacere che lui sia con noi, penso faccia piacere anche alla squadra. In un momento di difficoltà è giusto restare uniti“.

 

In mattinata il tecnico del Granada, Martinez, si era presentato in conferenza stampa con il centrocampista Montoro. Ecco le loro parole pubblicate de Tuttonapoli:

Domanda per il tecnico Martinez – Come ha gestito questa settimana così importante per il Granada?

“Pensiamo al presente, credo che questa sia una gara molto importante per noi. Sono fiducioso perchè ho un gruppo di giocatori straordinari, hanno talento e si mettono tutti al servizio della squadra. Per me vivere questa avventura con questi giocatori è molto positivo”.

Domanda per il tecnico Martinez – Sulle possibilità di qualificazione

“Per noi è un giorno importante, lo percepisco dai tanti giornalisti presenti. Giocare contro il Napoli per noi è motivo di orgoglio perché è una delle squadre big in Italia. Vogliamo lottare e giocarci la qualificazione che verrà decisa in due sfide”.

Domanda per Martinez – Ci sono possibilità di recuperare gli infortunati?

“Non posso pronunciarmi sugli infortunati, aspetteremo fino all’ultimo minuto chi può giocare. Saranno importanti anche i cambi.

Domanda per il tecnico Martinez – Come vi siete preparati a livello tattico?

“Ho dovuto rivedere alcuni schemi, quello che è importante è come ci può organizzare in base ai giocatori che avrò a disposizione, a prescindere dall’avversario. 

Domanda per Montoro – Come ti senti per questa gara?

 “Sto bene ed ho il giusto entusiasmo. Possiamo giocarcela, per noi è un appuntamento storico. Vogliamo dimostrare di essere una grande squadra.

Domanda per Montoro – Un messaggio per i vostri tifosi

“Che avremo voglia di giocarcela, che abbiamo voglia ed ambizione per giocare al meglio questa gara. Faremo di tutto per renderli felici”.

Domanda per Martinez – Ha parlato con gli assenti?

“Vogliamo che tutti possano giocare questa gara, ma ancora non possiamo pronunciarci. Ora abbiamo tante assenze sui nostri terzini ed in attacco, per me è importante che da parte dei miei c’è sempre gran voglia di giocare. Abbiamo bisogno di tutti, di quelli che sono in campo e fuori dal campo”.

Domanda per Montoro – Che cosa rappresenta per la squadra la gara contro il Napoli?

“Sappiamo da dove veniamo e cosa abbiamo raggiunto. Io e miei compagni abbiamo voglia e ambizione, sappiamo che è una gara difficile ma vogliamo vincere. Tutti in questa squadra vogliono vincere, sappiamo che la qualificazione si gioca in due gare”. 

Domanda per Martinez – Sulla preparazione emotiva di queste gare

“Ricordo tante gare in cui la squadra aveva le farfalle nello stomaco, le abbiamo anche oggi ma c’è uno spirito ancora più forte. Voglio che la squadra respiri questo spirito anche per la sfida al Napoli”.

Domanda per Montoro – Qual è il giocatore che più temi nel Napoli?

“Non mi sento di fare un solo nome, è tutta la squadra nel suo insieme che ha giocatori di spessore. Forse a livello personale mi sentirei di nominare Fabiàn, ma mi focalizzerei sull’insieme”.

Domanda per Martinez – Le assenze da una parte e dall’altra saranno decisive?

“In questo calcio con la pandemia tutti ci siamo dovuti adattare alla nuova situazione. Chiaro, mi sarebbe piaciuto avere tutti a disposizione perchè potessero godersi questa esperienza. Ma la situazione è questa e bisogna accettarla”

Domanda per Martinez – Gli infortuni muscolari di molte squadre sono dovute al calendario fitto?

“Anche noi ne abbiamo avuti molti di problemi simili. Stiamo vivendo un nuovo calcio, ci sono state moltissime partite. A livello spagnolo noi siamo quelli che hanno giocato di più, abbiamo già giocato trentasette gare in stagione. I miei giocatori non erano abituati a giocare ogni tre giorni, non mi stancherò mai di sottolineare lo sforzo dei miei giocatori per mantenere questo ritmo”.

Domanda per Montoro – Che emozioni ci sono in vista di questa gara?

“Abbiamo grande entusiasmo ma abbiamo anche i piedi per terra. Viviamo lo sforzo quotidianamente, siamo perfettamente com’è la realtà che stiamo vivendo”. 

Domanda per Martinez – Quale sarà la chiave della gara?

“Non riesco a scindere i vari aspetti, tutto influisce: l’aspetto emotivo, quello fisico e quello mentale. L’importante è tirare fuori quello che la partita richiede, un gioco più diretto con più spazio o meno spazio. Questa è una squadra camaleontica, che riesce ad utilizzare i vari aspetti nei vari momenti”.

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