Appello del Sant’Agnello 1996: “Fateci tornare a giocare ora!”

Appello del Sant’Agnello 1996: “Fateci tornare a giocare ora!”

Continuano le perplessità e i punti di domanda sulla data di riapertura del calcio giovanile e dello sport dilettantistico in generale ormai da troppo tempo fermo! Ragazzi che lanciano grida di disperazione perché vorrebbero tornare a quella tanto agognata normalità che includeva, nella loro vita, la presenza stabile dello sport: per alcuni per la socialità, per altri per il benessere psicofisico, per altri ancora come sogno di diventare dei campioni come i loro idoli.

Questa volta a “gridare” è Antonino Castellano, tesserato del Sant’Agnello 1996 che scrive: “Siamo come candele: se non ci consumiamo non facciamo né luce né calore. A volte accade, però, che qualcuno soffi sulla nostra candela, e la spenga. Non possiamo ribellarci al destino, e al momento al covid ma non riusciamo a farcene una ragione, soprattutto perché la candela ha ancora tanta cera. Non spegnete il mio sogno e quello di tanti come me che amano il calcio. Fateci tornare a giocare ora….perché per tanti potrebbe essere tardi. Riaprite i rettangoli verdi ridateci quel pallone maledetto che ci è entrato nelle ossa nella testa e nel cuore e ad oggi ci sentiamo come dei drogati in crisi di astinenza. Ridateci la nostra medicina settimanale la nostra adrenalina la nostra Gioventù. Tornerò torneremo aspettami. I love calcio, Antonino Castellano 2004“.

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