A Castellammare si muore di Covid in ambulanza o a casa

A Castellammare di Stabia si muore di Covid in ambulanza o a casa. L’emergenza della terza ondata è drammatica. Ci sono pazienti che in ospedale a Castellammare non riescono neanche ad arrivare. Un uomo è morto sulla barella del 118 in attesa di un posto letto al San Leonardo. Sono quattro in serata le ambulanze che aspettano fuori al pronto soccorso di Castellammare. Dentro le vetture al gelo malati in gravi condizioni, tutti con l’ossigeno. Chi respira da solo resta a casa, curato dal medico di base.

L’ospedale, in questi giorni neri dell’epidemia, è solo per chi rischia di non farcela. E anche per i casi gravi l’attesa si allunga. Dodici ore servono in media prima che si apra la porta dell’ala Covid, ma c’è un paziente di 72 anni ha aspettato 21 ore e oggi ad un altro malato il cuore si è fermato prima. A casa tanti pazienti che avrebbero bisogno di essere trasferiti in ospedale per avere le cure contro il virus che toglie il respiro. I familiari monitorano la situazione e aggiornano il 118 sulle condizioni dei pazienti. Tutto è tornato peggio di prima. La terza ondata non è stata evitata o preparata. Mancano ambulanze, posti letto e ossigeno per chi deve curarsi nella propria abitazione. Si deve scegliere chi curare e chi no. E qualcuno muore sull’ambulanza.

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