Furore: Continuano le polemiche. La nota di un nostro lettore sul piccolo paese della Costa d’Amalfi

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Furore, Costa d’Amalfi. Riceviamo e pubblichiamo una mail ricevuta da un nostro lettore. La missiva riguardano gli ultimi articoli pubblicati dalla nostra testata inerenti “il Paese che non c’è”. Ci attedanvamo una risposta ufficiale dell’Amministrazione Milo ma, invece, è arrivata solo una nota di un evidente accanito sostenitore ma che da come descrive le cose sembra molto addentro alle faccende comunali. La libertà di pensiero è stata sempre la strada maestra di un giornalista e questa testata è sempre stata apartitica, vicina ai cittadini, raccogliendo le notizie sia dalle piazze fisiche che virtuali. Se prima ci si lamentava davanti ad un bar, oggi, soprattutto in questo periodo dove sono presenti ancora restrizioni per l’emergenza sanitaria dovuta dal Covid-19, i social network diventano il luogo principe per esprimere, commentare e criticare le attività di un’amministrazione pubblica, che sia locale o statale.

Un buon giornalista deve scremare la mole di notizie che giungono in redazione ed eventualmente verificarle prima che possano essere pubblicate. Cosa che accade sempre sia da noi che dai nostri collaboratori. Noi ci mettiamo sempre la faccia. Non ci nascondiamo dietro falsi profili e false identià. Di seguito la mail arrivata in redazione. Essendo un privato cittadino e non un personaggio pubblico o un amministratore omettiamo la sua firma:

“Gentile Direttore,

prendo spunto dal suo articolo su Furore, bollette del cimitero ed altro e colgo l’occasione per riscriverLa.

Sì, riscriverLa, perché l’altra mia email non fu gradita, visto che trattava l’argomento dell’indennità di carica richiesta da Ferraioli e fu, giustamente, cestinata.

Si tranquillizzi, non è stato il solo. Tutti gli altri quotidiani on line della Costa d’Amalfi, nessuno escluso, hanno ricevuto l’email e tutti l’hanno cestinata. La paura di scrivere qualcosa contro Ferraioli ha prevalso su tutto.

Quindi di cosa vogliamo parlare? Voi tutti siete poco credibili perché volete parteggiare e attaccare sempre quello che vi sembra il più debole o il più disinteressato alle vostre sollecitazioni.

State tranquilli che Ferraioli adesso non conta più nulla, è un semplice cittadino come tutti noi e dal suo pulpito non fa altro che offendere gli altri, dichiarandosi infallibile e inarrivabile.

Ma sappiate che ci sono molti debiti al Comune che verranno fuori man mano, fatti da lui, che si professa il migliore in assoluto. Di sicuro, col vostro aiuto, darà la colpa a qualcun altro.

Da semplice cittadino sono disgustato dal comportamento della compagine di minoranza a Furore, in un momento così drammatico, dove tutto è fermo e non si hanno certezze, non sanno fare altro che fare le vittime e dare sempre la colpa all’amministrazione comunale.

Non mi pare che fra di loro ci siano scienziati della politica, anzi le bugie che vanno raccontando, li stanno rendendo sempre meno credibili, altro che paese spaccato.

La sconfitta per tre voti vi sembra incredibile, andate a controllare nel 1980 Ferraioli per quanto voti di lista vinse. Ve lo dico in uno: 166 a 165. Quindi non è una novità a Furore, il cambiamento è sempre sofferto.

Le bollette per le lampade votive, non pagate dal 2018 e mi pare che l’amministrazione comunale è cambiata a Maggio del 2019, quando la precedente avrebbe già dovuto incassare il 2018 e il 2019, sono state inviate a settembre 2020.

I cittadini giustamente hanno protestato, ma allora e non adesso e l’amministrazione comunale ha convocato il gestore del servizio, intimandogli da rateizzare il dovuto addirittura il sei rate bimestrali. Lo sapevate questo? Credo di no, perché non ve lo hanno riferito i vostri amici Marchese e Camicia. Io sono stato un diretto beneficiario di questa situazione, non credo debba dirLe altro.

Le limitazioni all’apertura del cimitero sono state tranquillamente accettate dai cittadini, tranne da uno che si agita continuamente e tenete presente che stiamo parlando di un paese di 800 anime. Se fate i dovuti calcoli, vi rendete conto che le visite giornaliere al cimitero non sono più di due o tre, questo è tutto e penso si possano concentrare in tre giorni a settimana tranquillamente.

La diretta streaming del Consiglio comunale, adottata a fine Dicembre, ha avuto un sacco di critiche dai cittadini che non l’hanno gradita, né seguita, basta vedere i numeri, perché non hanno certo voglia di stare davanti a un telefonino o computer che sia, ad ascoltare soliloqui o lamentele e vittimismo a volontà, a seconda dei casi.

Quindi caro Direttore, lo so che Lei non pubblicherà mai questa lettera, ma spero che almeno la legga, così sentirà il suono di un’altra campana, perché mi sembra che Le faccia piacere credere a quello che Le viene detto. Sappia, però, che si espone a delle brutte figure. Dire inesattezze o addirittura falsità non serve, anzi vi squalifica. Vedete che anche l’uomo comune è in grado di stabilirlo, soprattutto quando si parla del suo paese ed è a conoscenza della verità dei fatti. E oggi tutti leggono e giudicano…

La saluto.”

Non volendo alimentare ulteriori sterili polemiche con il nostro lettore, rispondiamo soltanto che per trasparenza gli abbiamo pubblicato la nota. E’ nostro parere che la trasparenza e la comunicazione siano un dovere morale di ogni amministratore pubblico, locale e statale che sia.  Chi ha a cuore la cosa pubblica è presente sia fisicamente o telematicamente nella vita politica. Se ha la forza di seguire ore di discussioni dal vivo, non gli dispiace di potersele vedere con calma sul proprio smartphone, tablet e pc. La tecnologia se usata con intelligenza aiuta ad avvicinare la gente. Ai nostri lettori ed ai concittadini dell’amico di Furore verificare o giudicare il nostro e l’operato della propria amministrazione.

 

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