Alfonso De Nicola e il suo rapporto col Napoli

Alfonso De Nicola, ritornerebbe nel Napoli ma da persona nuova. L’ex medico azzurro, ha parlato del suo sogno di ritornare nel club azzurro e della sofferenza provata di quando l’ha dovuto lasciare: “È stato molto complicato, finora, stare lontano dall’ambiente Napoli, dopo 14 stagioni e un rapporto continuativo e duraturo, più forte delle problematiche esterne e di tante voci che nel tempo si sono susseguite. Ora sono passati già quasi due anni dalla mia assenza lì e dal mondo del calcio, in generale. Due anni di sofferenze atroci. In questi anni, ho lasciato perdere tutto di me stesso per dedicarmi esclusivamente alla società. Sono stato avvicinato da diversi club anche prima che il mio rapporto con il club arrivasse al capolinea. Ci sono state 3 o 4 società importanti che mi hanno chiamato (all’epoca), nell’ambiente già si sapeva del mio addio al club. Mi sono pentito amaramente di lasciare il Napoli. Ci sono cresciuto con questa società, la sento in qualche modo anche mia. Non mi ci sarei mai visto da altre parti. Sono sempre disponibile a tornare, ma è chiaro che adesso sono una persona diversa”. Poi un pensiero su Mertens e il suo infortunio: “Quando un giocatore si fa male, non deve smettere di fare l’atleta: non deve prendere un etto, neppure un grammo. La gente si è meravigliata che Milik recuperò presto il primo infortunio, in realtà noi abbiamo guadagnato tempo perché non ha mai perso il suo stato d’atleta: ho sempre detto che era un grande nuotatore. Il progetto riabilitativo va applicato in modo serio, noi ci aiutavamo utilizzando le piscine. Secondo me, Mertens non ha fatto tutto quanto doveva fare: non puoi presentarti in una partita in quelle condizioni. Probabilmente è entrato perché ne avevano bisogno. Quando l’ho visto zoppicare, ho sperato non fosse ciò che pensavo fosse: ci vorranno delle tecniche riabilitative specifiche”.

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