Vico Equense: inchiesta sugli ampliamenti degli stabilimenti balneari

Vico Equense (Napoli). Sulla vicenda di cui abbiamo parlato ecco l’articolo del Corriere del Mezzogiorno, inserto della Campania del Corriere della Sera, a firma di Fabrizio Geremicca . Alcuni mesi fa il Wwf ed Italia Nostra presentarono alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, coordinata da Nunzio Fragliasso, un esposto molto dettagliato in merito ad autorizzazioni che ritenevano fossero irregolari rilasciate dal Comune di Vico Equense ad alcuni alberghi, ristoranti e stabilimenti balneari. Tutte relative ad interventi di ampliamento delle cubature finanziati da Invitalia per milioni di euro. Il Panda poneva anche la questione di un ristorante che era in parte abusivo e che, dopo aver subito gravi danni da un incendio, aveva avuto dal Comune il via libera alla ricostruzione con una premialità di cubature. A luglio sul caso Vico Equense ci fu anche una interrogazione parlamentare da parte di Luigi Gallo, dei 5Stelle, il quale chiedeva ai ministri competenti di verificare se fossero conformi alle norme urbanistiche e paesaggistiche gli interventi ai quali l’amministrazione comunale di Vico Equense aveva dato semaforo verde.

Scatta, ora, una indagine da parte della Procura oplontina. Dalle prime luci dell’alba carabinieri, guardia di finanza e polizia – su delega dell’autorità giudiziaria e coadiuvati da un tecnico incaricato dalla Procura – stanno sequestrando svariati fascicoli che riguardano appunto i permessi di trasformazione edilizia di diversi complessi turistico ricettivi. A Sant’Agnello, intanto, dove da circa un anno sono sotto sequestro 53 appartamenti edificati con box auto e negozi da un gruppo di imprenditori in un agrumeto, nell’ambito di un progetto di presunto housing sociale che è finito sotto i riflettori della Procura, si attende a breve il recapito degli avvisi di conclusione degli indagini. La Procura si appresta a tirare le somme ed a procedere con le richieste di rinvio a giudizio. Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta di dissequestro degli appartamenti che era stata avanzata dai costruttori e da alcuni degli acquirenti. Resta molto caldo, insomma, il tema della tutela del paesaggio in penisola sorrentina. Più volte il Wwf, Italia Nostra ed I Verdi ambiente e società hanno posto l’accento sui rischi connessi alla cementificazione ed al consumo di suolo favoriti, a detta delle associazioni, anche da atteggiamenti piuttosto disinvolti di alcune amministrazioni locali.

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