Udinese -Napoli Meret torna a casa da titolare – Ecco chi giochera’

Il Napoli verso Udine con lo stesso attacco delle ultime giornate Demme può recuperare, Mertens e Koulibaly no

Andrea Petagna è destinato a riprendersi il posto di centravanti titolare nella trasferta di domani a Udine dopo che il «peso» del
ruolo era ricaduto,almeno in avvio di partita con lo Spezia mercoledì allo Stadio Maradona sulle spalle di Lozano

Il Napoli rialza la testa e pensa all’Udinese per riscattarsi dopo la sconfitta contro lo Spezia, a Castel Volturno la preparazione sarà ultimata con la rifinitura odierna.Un anno fa Gattuso, nella prima parte dell’avventura napoletana, pensando ad un’immagine offerta dalla tribuna,parlava del recupero dei galacticos. La storia si ripete, il Napoli ha Osimhen fuori da due mesi, Mertens e Koulibaly si sono fermati durante il «dicembre nero». Nella trasferta di Udine l’elenco dei disponibili non avrà grandi novità.Osimhen ha tempi lunghi, lunedì si sottoporrà al primo tampone di verifica e,se sarà negativo al Covid-19,potrà pianificare i controlli alla spalla e al braccio destro.Recuperarlo per la Supercoppa è una missione complicata, quasi impossibile. Lunedì
si monitoreranno anche le condizioni di Koulibaly che ieri ha svolto parte della seduta in gruppo. Se tutto andrà nel verso giusto, Gattuso programmerà il suo rientro nelle gare contro Empoli e Fiorentina. Per la trasferta di Udine c’era la speranza di recuperare Mertens che non è ancora tornato  a  lavorare sul campo con i compagni, oggi ci sarà il test decisivo.Gattuso e lo staff medico si confronteranno con l’attaccante ma sembra più probabile che possa rientrare contro l’Empoli per essere poi al massimo della
condizione contro Fiorentina e Juventus.Demme, invece,può farcela. Ieri mattina ha sostenuto le terapie per recuperare dalla lombalgia, poi ha lavorato in campo da solo nel pomeriggio. Oggi il test decisivo per capire se l’ex Lipsia può rientrare in gruppo. I
cambi di formazione saranno pochi: in porta dovrebbe esserci Meret, sulla fascia sinistra Hysaj e in attacco Petagna è pronto a tornare nella formazione titolare con Lozano,Zielinski e Insigne a sostegno.Il Napoli ha segnato 39 gol stagionali in 21 gare disputati,la media è bassa (1.85 gol a gol a partita.L’infortunio di Mertens è una tegola pesante per il Napoli, a Milano si è spenta la luce con la distorsione alla caviglia sinistra dello scugnizzo di Lovanio che vanta 130 gol in maglia azzurra.Senza l’attaccante belga il Napoli ha perso un riferimento per migliorare la qualità ela rapidità della manovra,qualità e incisività sotto porta. Contro il Cagliari l’unicoacuto nelle ultime cinquepartite, che hanno dato al Napoli solo quattro punti. Gattuso lo aspetta, in attesa del
rientro di Osimhen, Mertens giocherà da centravanti conZielinski alle sue spalle.L’infortunio di Osimhen l’aveva riportato al centro dell’attacco contro il Milan. Prima di fermarsi contro l’Inter,in 437 minuti di gioco Mertens aveva realizzato da punta
centrale 3 gol e 3 assist e il Napoli stava reggendo il passo,con una sconfitta e tre vittorie in campionato e i due pareggi
in Europa League sufficienti per il primo posto nel girone.Koulibaly si è infortunato durante Lazio-Napoli, senza Kalidou il Napoli ha subito 5 reti in 215 minuti, in media uno ogni 43. I rimpianti sulle assenze, però, non portano punti, Gattuso ad Udine vuole
una risposta dagli uomini che andranno in campo.fonte.corrieredelmezzogiorno

.Sarà l’arbitro Pasqua di Tivoli a dirigere Udinese-Napoli.-Assistenti: De Meo-Bottegoni. IV Uomo: Marinelli. VAR: Nasca-Tolfo

Fabrizio Pasqua ha 6 precedenti con gli azzurri in campionato:Napoli-Genoa 1-0 del 18 marzo 2018

Napoli-Genoa 1-1 del 7 aprile del 2019 -Napoli-Bologna 1-2 del 1 dicembre 2019-Napoli-Fiorentina 0-2 del 18 gennaio 2020 -Verona-Napoli 0-2 del 23 giugno 2020-Bologna-Napoli 0-1 del 8 novembre 2020

Meret ha giocato in campionato finora 810 minuti mentre Ospina  1080′

Stavolta Alex dovrebbe ripartire dalla sua Udine. Parecchio “sua” tenuto conto che, oltre ad esservi nato, vi è cresciuto calcisticamente. Occasione che giunge a puntino per riprendersi quella scena ceduta negli ultimi due turni al rivale Ospina. Ma, se poi volessimo allargare l’orizzonte, non si potrebbe non notare che il giovane portiere, degli ultimi nove impegni (sette di campionato a partire dal Crotone, più le due di Europa League con Az e Real Sociedad), ne ha saltati ben sette. Un po’ un controsenso, ove si considerasse che Meret era stato lungamente cercato e voluto (fortissimamente da De Laurentiis) per essere titolare e che continua a rappresentare pur sempre un lusso se relegato in panca.  OSTACOLI. Qualcosa continua a non quadrare, anche perché il friulano s’è finalmente lasciato alle spalle i tanti contrattempi (leggasi infortuni di vario genere ed entità) che all’inizio dell’avventura napoletana ne avevano condizionato e rallentato l’impiego, nonché l’ulteriore crescita. Tanto per cominciare ci si era messa di traverso una malasorte seriale (partita da una frattura dell’ulna agli inizi del ritiro 2018/19), ed in seguito hanno soffiato a sfavore vari venti contrari: dall’alternanza con un portiere di rango qual è David Ospina, a qualche nemmeno tanto frequente incidente di percorso (un anno fa con l’Inter e Lukaku), alle burrascose vicende in casa Napoli sfociate nel cambio di guida tecnica di tredici mesi fa. Cambio in corsa quello fra Ancelotti e Gattuso dal quale il buon Alex, statistiche alla mano, non ha tratto beneficio. Rimettendoci, anzi, poiché le sue presenze in campo sono andate progressivamente a diradarsi (Ospina preferito in virtù d’una migliore proprietà di palleggio, al fine di far ripartire l’azione dal basso).  IMPEGNO. A questo punto della stagione infatti, il totale dei minuti giocati da Meret risulta pari a quello del colombiano in campionato (810 minuti in tutto, Ospina è a quota 1.080, pur infortunandosi recentemente in Nazionale), per un’alternanza che continua a pendere da un lato. Ma Alex, che non ha mai smesso d’allenarsi col sorriso e l’impegno, si ricandida per domani alla Dacia Arena (unica volta da avversario col Napoli nell’1-1 del dicembre 2019), lì dov’era stato spesso protagonista. Partendo da ragazzino dal Donatello Calcio (sempre in zona), per poi ritrovarsi in bianconero e in prima squadra nella stagione 2015-16 come vice-Karnezis, ed esordire a 18 anni, additato come sicuro predestinato. E anche se a corrente alternata, dalla sua Udine, passando per Ferrara (2016-18), di strada ne ha fatta. Basti solo pensare all’emblematica finale di Coppa Italia con la Juve del 17 giugno scorso: particolarmente sua, con quell’anticipo miracoloso su Ronaldo ed il rigore parato a Dybala. Mica robetta…

Fonte:corrierredellosport

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