Teresa Cherubini, figlia di Jovanotti “Sono guarita dal cancro”

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    Vogliamo chiudere la serata con una buona notizia .Il braccio che fa il muscolo, come l’emoji per dire «sono forte». Il sorriso ironico, solo accennato, come a dire «tiè». Ma anche l’ago infilato sottopelle e le bende. Teresa Cherubini, figlia di Jovanotti e Francesca Valiani, ha deciso di annunciare così, dal suo profilo Instagram, di aver voltato pagina ed essersi lasciata alle spalle una brutta avventura. Riassunta nelle immagini successive: un autoritratto con la testa rasata (diventato anche la nuova immagine profilo social) e la foto in bianco e nero senza capelli che chiude la sequenza.

    Jova: «È stata pazzesca»
    La notizia bella c’è. È arrivata. «Ieri sono ufficialmente guarita», racconta Teresa. «Per noi è un giorno bellissimo, lei è stata pazzesca», gioisce papà. Dietro ci sono stati sette mesi di paura. «Il 3 luglio 2020 mi è stato diagnosticato un linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico». Tutto partito da un prurito alle gambe. Una cosa da niente. Un fastidio da grattare via. E invece quella seccatura è una brutta bestia che non se ne vuole andare. Passano mesi, anzi un anno, e la scorsa estate, ricorda Teresa nel post, il prurito si era sparso per tutto il corpo, «non riuscivo a dormire più di un paio d’ore a notte, avevo la pelle piagata» e a giugno «quando mi si è ingrossato un linfonodo sotto il braccio ho capito che era qualcosa di più serio».

    Sei cicli di chemioterapia
    Ci sono voluti «6 cicli di chemioterapia» e, sebbene la cura invasiva non abbia fatto perdere tutti i capelli a Terry, lei ha deciso di rasarsi a zero il 9 dicembre, al termine dell’ultimo ciclo, «come segno di un nuovo inizio». Si riparte.

    L’università del fumetto e Harry Potter
    Teresa, classe 1998, capello corto e sorriso sbarazzino, vive a New York da anni. Babbo Lorenzo e mamma Francesca si erano trasferiti negli Stati Uniti per darle l’opportunità di un percorso di studi internazionale dopo le scuole medie. E così aveva frequentato la high school. Dopo il diploma se ne era andata in Inghilterra per iscriversi a una facoltà di medicina, ma dopo un anno aveva capito che non era il suo mondo. Aveva scelto di tornare a NY per seguire la sua passione per il disegno. Adesso frequenta la SVA, School of Visual Arts, dove studia fumetto. Il suo profilo Instagram è quasi interamente dedicato a mostrare i progressi delle sue tavole o, nelle stories, il lavoro all’uncinetto e i libri letti, riletti e sottolineati (a partire da Harry Potter, il preferito). Lo specchio di Teresa, understatement e basso profilo, sempre sorridente e mai invadente (ai concerti di papà ci va ma si mette in un angolo a canticchiare i pezzi), lontana dai riflettori e dal presenzialismo social di molti figli di. Il suo apparire è solo indiretto, del resto non ci può fare nulla se Jova le ha dedicato «Per te» quando è nata.

    Il ringraziamento allo IEO
    Teresa si è fatta curare in Italia, dai professionisti di un’eccellenza come lo IEO di Milano. E a loro è andato un ringraziamento che partendo dal «prof Paolo Veronesi che mi ha operato» ha accomunato il primario di oncoematologia Corrado Tarella e il suo staff, tra cui Anna Vanazzi, le infermiere Alice e Lucia, i radiologi, tutto il personale. Un abbraccio social anche ai genitori perché «il cancro è una malattia molto solitaria, ma il supporto di chi ti sta vicino è fondamentale». E mamma Francesca le risponde dandole della «roccia» alla quale lei e Jova si sono aggrappati. Dubbio e certezza, forza e dolcezza, che papà le cantava sono tutte nella frase finale: «La paura non è andata via, e ci vorrà del tempo perché possa fidarmi di nuovo del mio corpo, ma non vedo l’ora di ricominciare a vivere».

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