Sorrento. Recupero del corpo del cetaceo video

Intensa giornata quella di oggi sabato 16 gennaio 2021 nel Porto di Sorrento da parte della Guardia Costiera, con dispiegamento di mezzi e uomini, per il recupero del corpo del cetaceo.

Generico gennaio 2021

Riportiamo dal post del Parco Marino Punta Campanella

La morte della balenottera è stato un evento, assulutamente insolito per le nostre zone, che ha colpito tutti. Ma bisogna evitare, come spesso accade in casi come questo, esasperazioni e cercare colpevoli.

Abbiamo parlato con il Cert (Cetacean Emergency Response Team) i massimi esperti in Italia di interventi su grossi cetacei. Lavorano anche all’estero e su tutto il territorio italiano insieme alla Capitaneria di Porto.
 “Sono eventi naturali e si fa il possibile per gestire e aiutare questi animali con tutti i limiti logistici del caso- ci hanno detto. Ogni anno circa 300-400 cetacei si spiaggiano lungo le coste italiane.”
Le cause possono essere diverse tra cui:
-l’animale sta male a causa di patogeni. Quindi è in sofferenza e disorientato.
-Un evento esterno, anche antropico, può averlo spinto ad entrare in un ambiente di acque basse che non non è il suo.
 Le linee guida di intervento in casi come questo sono chiare:
– Non toccare assolutamente l’animale
-Non interferire con i suoi tentativi
-Evitare qualsiasi tipo di disturbo
-Mantenere la distanza.
L’animale, ci hanno spiegato, o ce la fa da solo, e molto spesso ci riesce, o purtroppo come capita in alcuni casi, va incontro alla morte.
 L’unica cosa che si può tentare, ma è un intervento molto difficile per animali così grossi come le balene, è cercare di riorientarlo verso le acque più profonde. Una cosa difficilissima anche per i maggiori esperti italiani e mondiali, come ci hanno riferito dal Cert.
Nel caso di ieri, anche il poco tempo e il buio, hanno reso tutto più difficile. Ma secondo gli esperti del Cert c’era ben poco da fare.
Sempre che la balena trovata morta sia la stessa del video. Anche se le ultime indiscrezioni vanno in questo senso, si tratterebbe dello stesso animale. Tra le ipotesi al vaglio, visto il comportamento e il dimenarsi della balena, anche che potesse essere affetta da un virus simile al morbillo che colpisce i cetacei e circola nel Mediterraneo da fine anni ’80. Ma per il momento sono solo ipotesi.
La balenottera comune, come altri grandi cetacei, è ben presente nel Golfo di Napoli che infatti, da qualche anno, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, meglio conosciuta con la sigla inglese IUCN, ha ufficialmente riconosciuto come zona “important marine mammal area” (area di importanza per i mammiferi marini).
 Questi grossi cetacei seguono rotte migratorie che vanno dalle coste liguri e francesi e passano anche per il nostro Golfo, soprattutto al largo di Ischia.
Nostro compito deve essere quello di rendere il più vivibile possibile la loro casa, cioè il mare. Non inquinando e disturbando il meno possibile. Ma spesso la natura, a prescindere da noi, fa il suo corso inesorabile e implacabile.

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