Sorrento, Profondo Rosso: stop alla DAD

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In questi giorni siamo stati costretti ad assistere ad una pessima commedia politica messa in scena da un regista pasticcione. Mentre deputati e senatori sprecavano le loro energie per salvare legislatura e poltrone, gli studenti costretti alla DAD inutilmente chiedevano di tornare a scuola. Lo chiedono da tempo poiché sanno che il loro futuro, compromesso da scelte scellerate, potrebbe svanire come neve al sole; la DAD, annunciata come un’esperienza di breve durata, di rinvio in rinvio è diventata un’alienante esperienza scolastica. Quello che colpisce negativamente è l’inerzia delle c.d. autorità locali che prendono atto dei rinvii e non tentano di cercare e trovare una soluzione, un’alternativa al DAD. Abbiamo alberghi, pensioni e collegi dismessi che potrebbero ospitare gli allievi ed i docenti che abitano fuori sede, abbiamo pulmini scolastici e privati fermi nelle rimesse che potrebbero accompagnare gli allievi che abitano in sede a scuola o nelle sale per conferenze, abbiamo tassisti senza clienti che potrebbero accompagnare i docenti da una sede all’altra, potremmo affrontare le spese accettando il MES perché se quei soldi li spendiamo per ricostruire il futuro dei nostri ragazzi il debito costituirà l’investimento più sicuro e produttivo che un paese possa fare. I giochi di potere obbligano i nostri ragazzi a rinunciare, ob torto collo, a soddisfare i loro essenziali bisogni e queste rinunce li segneranno per sempre. Lo stesso reddito di cittadinanza rischia di privare coloro che non hanno lavoro del desiderio di cercarlo, mentre dovremmo chiedere in cambio lavori utili alla società o l’obbligatoria frequenza a corsi di aggiornamento o di apprendimento di buon livello. Chiediamo a gran voce che si trovi una valida alternativa alla DAD per consentire agli studenti di ricostruire il loro futuro, che ai percettori del reddito di cittadinanza sia restituita la dignità. (prof. Francesca Lauro)

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