Sorrento, messaggi trappola per truffare gli imprenditori

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Sorrento, messaggi trappola per truffare gli imprenditori. A fornire tutti i dettagli in un articolo dell’edizione odierna del quotidiano Metropolis è Salvatore Dare. Un messaggio che segnala presunte anomalie sul proprio conto corrente bancario o postale. Ma nei fatti è una vera e propria truffa. Numerosi casi negli ultimi giorni sono stati segnalati in penisola sorrentina. L’allarme viene lanciato da Adiconsum, l’associazione a tutela dei consumatori, che tramite il referente territoriale Pierluigi D’Apuzzo presenta una denuncia e invita i cittadini a porre molta attenzione. «Molti utenti stanno infatti segnalando la ricezione di un messaggio – che apparentemente proviene da Poste o da altri Istituti Bancari – nel quale viene comunicato che c’è un’anomalia sul conto. Viene poi chiesto di cliccare su di un link pericoloso. Il messaggio recita quanto segue: “Gentile cliente, risulta un anomalia sul suo conto, la invitiamo a verificare al seguente link”. Alla fine del messaggio c’è il link sul quale si dovrebbe cliccare. Ovviamente si tratta di una truffa per cui non si dovrà mai cliccare sul link in oggetto».

Poste Italiane e diversi Istituti bancari finiti nel mirino dei malintenzionati non hanno nulla a che vedere con tali pratiche illegali in quanto non utilizzano tali canali per inviare comunicazioni agli utenti chiedendo poi dati sensibili. Il problema è che se si clicca sul link contenuto nel messaggio, si viene indirizzati su una pagina fake che sembra identica a quella del proprio Istituto di credito ma non lo è. All’interno della pagina, poi, si trova un testo informativo che esorta l’ignara vittima a compilare un apposito modulo dedicato per non andare incontro al falso blocco della proprio conto/carta. «La pratica appena descritta è annoverabile tra i tentativi di phishing (Truffa informatica effettuata inviando un’e-mail con il logo contraffatto di un istituto di credito) o pesca a strascico, nello specifico si tratta di smishing – si legge nella denuncia di Adiconsum – ossia di un tentativo di truffa realizzato attraverso l’invio di messaggi a nome di enti affidabili e finalizzato a carpire i dati personali della vittima per scopi illeciti, come rubare denaro. Per evitare di trovarsi coinvolti in spiacevoli situazioni, bisogna diffidare da richieste di dubbia provenienza, rifiutandosi di cliccare sui link contenuti nelle comunicazioni e non fornendo mai informazioni personali come pin, password, username». «Il destinatario di questi messaggi è effettivamente titolare del conto corrente. Pertanto può essere facilmente colto dalla tentazione di cliccare sul link, soprattutto perché il testo di messaggio è allarmante e prefigura ciò che tutti noi temiamo: un accesso anomalo al conto corrente da parte di malintenzionati. Ricordiamo che gli istituti di credito non richiedono mai ai propri clienti alcun tipo di credenziale, tanto più per via telefonica» dicono i consumatori. E ancora: «Nell’individuazione del tentativo di frode, spesso la grammatica può rivelarsi un prezioso alleato, infatti gli autori dei testi il più delle volte non possiedono una buona padronanza della lingua italiana». Indagini della postale in corso.

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