Salerno: morta e poi “risorta”. Questa volta Pasqualina si è spenta davvero

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Lunedì sera, dopo la svista degli operatori del “da Procida”, l’ultimo contatto virtuale con i parenti. La nonnina, infatti, è stata messa in contatto con i suoi cari attraverso una videochiamata. E l’ultracentenaria, nonostante fosse collegata all’ossigeno, ha avuto anche la forza di salutare i parenti, con la dolcezza che la contraddistingueva. Sfortunatamente la situazione è precipitata nella notte e il cuore della signora s’è fermato per sempre, facendo rivivere, a 24 ore di distanza, lo stesso dolore. La signora, residente a Fisciano, si trovava in ospedale dallo scorso dicembre quando, in seguito ad una caduta, sembra causata da un’ischemia, era stata trasportata dal 118 al “Ruggi”.

Com’è prassi, in questo periodo erano stati effettuati i tamponi. I primi 2 avevano dato esito negativo, mentre il terzo, dopo qualche giorno, era risultato positivo. Perciò il 6 gennaio era stata trasferita al centro Covid del “da Procida”. E qui è rimasta fino alla fine dei suoi giorni. Le sue condizioni fisiche sono peggiorate con l’andare dei giorni, tant’è che domenica sera la situazione è precipitata. E lunedì mattina è arrivata la telefonata, che poi si è rivelata falsa, con la quale i suoi parenti sono stati avvisati della sua morte.

I familiari, dopo il comprensibile primo momento di sconforto, si sono rivolti ad una ditta di pompe funebri. E hanno chiamato finanche la tipografia per far stampare i manifesti funebri, oltre che avvisare gli altri parenti, alcuni dei quali erano emigrati anche in Spagna e Nuova Zelanda. Quando, però, gli addetti dell’agenzia funebre sono arrivati nell’obitorio del “da Procida” per ritirare la salma s’è materializzata la sorpresa: nella sala mortuaria non c’era traccia della signora Pasqualina.

Un miracolo? Nemmeno per idea, molto più semplicemente un prosaico errore, ammesso dallo stesso ospedale, che si è scusato pure con i parenti. Perché la signora Avagliano era ancora viva e vegeta, purtroppo solo per altre 24 ore. Dopo il tragico errore dei sanitari dell’ospedale da Procida la donna di Fisciano è deceduta a 100 anni. 

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