Salerno, “Fuori onda” il romanzo di Giuseppe Mastrangelo

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Salerno, “Fuori onda” il romanzo di Giuseppe Mastrangelo.
Un giornalista televisivo, volto noto per il grande pubblico, si trova a dover raccontare l’ennesimo caso giudiziario. Ma questa volta è più grave del solito, sia per il profilo delle vittime che per le modalità del delitto. I conti non gli tornano. Le vicende e i personaggi che incontra, mettono in luce le contraddizioni del giornalista, il cui successo dipende dalla sua affiliazione ai poteri forti, che manipolano media e giustizia. In questo incessante e turbolento confronto tra realtà e finzioni, tra fatti e invenzioni, il protagonista dovrà affrontare il senso ultimo del mascherare la verità ai fini del potere e del mascherare sé stesso di fronte alla sua coscienza. Alla fine dovrà fare i conti con la sua stessa maschera e decidere da che parte stare: si adagerà su un successo sicuro e falso oppure toglierà la maschera, scegliendo un insuccesso penoso ma liberatorio?
L’avvocato e scrittore calabrese Giuseppe Mastrangelo, amante della costiera cilentana, tanto che Il protagonista del romanzo “Fuori Onda” , Giuseppe Mastrangelo, e’ della provincia di Salerno , esattamente di Marina di Camerota e all’interno di questa appassionante storia fa ritorno alla sua terra natia dopo mille situazione che tengono il lettore con il fiato sospeso,
presenta il romanzo “Fuori onda”, l’amara storia di un giornalista televisivo che non riesce più a indossare le maschere che gli sono state imposte dai poteri forti, ma che in fondo ha sempre accettato. A lavoro su un caso giudiziario pieno di ombre, il protagonista dovrà decidere una volta per tutte se vale la pena continuare a vivere un’esistenza agiata e di successo, se il prezzo da pagare è l’atroce consapevolezza della sua debolezza e meschinità.
«Io facevo parte di quella particolare categoria di giornalisti che a mio avviso nulla ha da invidiare ai Carognero, agli avvoltoi. Avvistiamo, arriviamo e devastiamo. I fatti di crimine ci servono per nutrirci e nutrire. Siamo una sorta di elemento di congiunzione tra la vita e la morte, tra la realtà e la finzione, tra la notizia e la fantasia […]».
Fuori onda di Giuseppe Mastrangelo è un doloroso j’accuse che però il protagonista rivolge a sé stesso, conscio di essere stato connivente e mai vittima passiva di un potere che ha manipolato non solo la giustizia e l’informazione, ma anche la sua vita professionale. Nel romanzo si esegue una vera e propria autopsia dei suoi pensieri e delle sue motivazioni: una disamina cruda e forse, ma non si può mettere la mano sul fuoco, eccessivamente pessimistica. E si passa sotto al microscopio anche il lavoro dei giornalisti televisivi affamati di dolore e di scandali, e dei loro ospiti/opinionisti malati di presenzialismo, il più delle volte ignoranti ma vestiti di una tale supponenza da risultare dei luminari. Fuori onda è un romanzo che scava in profondità, che non accetta scuse e che invoca il diritto alla libertà di essere e di agire, senza compromessi.

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