Positano, il racconto di Massimo Fiorentino sul padre Vito: “Aiutava tutti con il suo calesse. Anche gli ebrei”

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Positano. Oggi 27 gennaio, il Giorno della memoria, riportiamo il racconto di Massimo Fiorentino su suo padre Vito, grande medico che ha aiutato tutti negli anni d’oro del suo operato: “Mio padre Vito in calesse per cercare di aiutare tutti gli ebrei giunti a Positano. Ognuno di loro doveva essere salvato. 9lDal 1924 al 1947 è stato medico condotto di Positano, quando nella città verticale non c’erano le strade e per arrivare a Nocelle si doveva salire con mille scalini”.

Vito Fiorentino, come ci ha raccontato il figlio Massimo, si muoveva e andava dappertutto per il paese. L’obiettivo era cercare di stare vicino a ogni cittadino bisognoso. “Mio padre ha aiutato tutti i perseguitati dai fascisti e nazisti, non solo gli ebrei”, ha proseguito Massimo. “Prescriveva di tutto, anche cure di iodio. Si spostava con il suo calesse, di notte, di giorno e persino con la pioggia. In qualsiasi momento”.

 

 

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