Piano di Sorrento. Il dottore Michele Maresca riceve il vaccino: “Vaccinarsi è un dovere per se stessi e gli altri”

Piano di Sorrento. Il dottore Michele Maresca è stato tra i primi vaccinati in penisola ed ha voluto condividere il suo pensiero su Facebook: «Si diceva che la pandemia ci avrebbe resi tutti più buoni. Era ovvio che così non poteva essere. Oggi infatti non siamo né più buoni, né più cattivi di prima, ma sicuramente più insicuri e sfiduciati. Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che il nostro mondo, così economicamente e tecnologicamente avanzato, potesse essere messo in ginocchio da un microscopico organismo. Ed invece così è stato. Da ciò lo scoramento e la sfiducia verso il mondo scientifico e le sue capacità di affrontare e risolvere gli enormi problemi che si sono verificati. I medici, e gli operatori sanitari tutti, che nella fase di massima crisi sono stati dichiarati “eroi”, sono poi diventati oggetto di riprovazione e contumelie. Si è arrivati a mettere in discussione assunti scientifici, validati da indiscutibili esperienze e competenze, grazie anche all’effetto moltiplicatore dei social network, che hanno fatto diventare certezze, notizie infondate o dolosamente diffuse per creare panico e confusione. In questi mesi la comunità scientifica mondiale, senza eccezioni e remore di sorta, ha messo in campo tutti gli sforzi e le competenze possibili, come mai era successo prima. E si è così giunti ad un rusultato eccezionale e storico. Quello di produrre, in un tempo record, dei vaccini oltremodo sicuri ed efficaci. Ora che la tanto agognata “luce in fondo al tunnel” si è concretizzata, è assurdo ed immorale suscitare ancora dubbi ed incertezze. Come ha anche affermato il nostro saggio e paterno capo dello Stato nel suo discorso di fine anno, vaccinarsi è UN DOVERE nei confronti di noi stessi e di tutta la comunità, soprattutto di chi è più debole ed indifeso. Noi operatori sanitari abbiamo, in questo caso, un dovere doppio, dovendo relazionarci ed assistere chi si trova in condizioni fisicamente e moralmente deficitarie. E quindi oggi sono felice ed orgoglioso di aver avuto la possibilità di essere tra i primi, nel mio Paese, ad usufruire di questa potente arma, che la scienza ci ha messo a disposizione, per sconfiggere la terribile pandemia che ci attanaglia. Buon anno e buon vaccino a tutti».

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