Penisola sorrentina e il dramma degli ospedali. L’idea: “Scendiamo in piazza”

Penisola sorrentina. Come detto e risaputo, l’assistenza sanitaria sta attraversando una fase di grossa difficoltà. Nonostante le qualità morali e tecniche di medici, infermieri, operatori socio sanitari e dipendenti delle strutture, negli ospedali di Sorrento e Vico Equense i disagi continuano. Disagi amplificati dalla pandemia di Covid-19. All’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento rimane ancora chiuso il reparto di Rianimazione, ritenuto off limits a causa della carenza di medici anestesisti che non possono garantire una completa copertura dei turni. Una situazione terribile se si considera che all’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense è chiuso, per decisione dell’Asl Napoli 3 Sud, pure il reparto del pronto soccorso.

Dunque, gli appelli rivolti al presidente Vincenzo De Luca da parte della cittadinanza e dell’unità pastorale di Sorrento non hanno risposte. Intanto si mobilitano anche le associazioni. E’ il coordinatore del movimento civico “Conta anche tu” di Sorrento, Francesco Gargiulo, a rilanciare pubblicamente la necessità di attivarsi e civilmente protestare contro le scelte di Asl Napoli 3 Sud e Regione Campania. Ipotizza lo svolgimento di un sit in pacifico, nel completo rispetto di tutte le prescrizioni anti Covid 19 e anti assembramento, dinanzi l’ospedale di Sorrento.

«Dopo gli ultimi fatti di cronaca, che sono solo un seguito alla malasanità che da decenni ha investito il nostro Paese, viste le numerosi adesioni che ho già raccolto personalmente, credo sia arrivato il momento di mobilitarsi per salvare l’ospedale di Sorrento – sottolinea Gargiulo – Il Santa Maria della Misericordia è stato e deve continuare a essere il punto di riferimento della sanità locale. La pandemia dovuta al Covid 19 ha messo in evidenza come le mancanze del sistema sanitario siano uno dei punti deboli sul quale il virus agisce per mietere contagi e vittime».

C’è anche la proposta di istituire una sorta di task force che si possa occupare della questione sanità: «Serve un comitato che coordini una mobilitazione trasversale a livello politico e sociale: l’ospedale e la sanità sono un bene di tutti – continua Gargiulo – Non hanno bandiere, né sigle. Invito a riunirci utilizzando tutti gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione per potersi confrontare mantenendo le distanze e il rispetto delle regole anti pandemia, in modo da organizzarci perché, appena le leggi lo consentiranno, si possa scendere in piazza per far sentire la nostra voce. Prima che sia troppo tardi. Sorrentini, l’assistenza sanitaria è un problema di tutti». Nell’ultima campagna elettorale per le elezioni Comunali di Sorrento, Gargiulo si candidò a sindaco alla guida di una lista civica. Nel suo programma elettorale poneva l’accento sulla necessità di tutelare i servizi sanitari e ospedalieri a Sorrento.

Fonte: Metropolis

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