Nuovo Dpcm: cosa cambia. Campania verso la zona gialla

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Nuova stretta con il dpcm in arrivo dal 16 gennaio. E ci sono regioni in bilico verso un ulteriore giro di vite: verso la zona rossa Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia (su richiesta del governatore Nello Musumeci). Dieci fra regioni e province autonome marciano invece verso la zona arancione: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. In zona gialla potrebbero restare Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. I dati odierni della cabina di regia, in base al combinato disposto delle nuove regole, potrebbero inserire qualche ulteriore variazione di colore per regioni e province autonome. In questo panorama il dpcm allo studio prevede ancora piste da sci chiuse fino al 15 febbraio, musei aperti in zona gialla, un ulteriore fermo per palestre e piscine e il divieto di asporto dai bar dopo le 18. Musei aperti in zona gialla dal lunedì al venerdì, con particolari protocolli anti contagio. Ecco le novità del nuovo testo in arrivo nel pomeriggio del 15 gennaio.

Zone arancioni e rosse
In arrivo una nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza con un nuovo giro di vite per le regioni e le province autonome, in base alle nuove regole che hanno inasprito i parametri di accesso alle zone dove i contagi corrono di più. Verso la zona rossa Lombardia, l’Emilia Romagna, Calabria e Sicilia (quest’ultima su richiesta del governatore Nello Musumeci). Dieci fra regioni e province autonome vanno verso la zona arancione: Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, provincia autonoma di Bolzano, provincia autonoma di Trento, Puglia, Umbria e Veneto. In zona gialla resterebbero Abruzzo, Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e Valle d’Aosta. Ma bisogna vedere i dati odierni della Cabina di regia.

Norma anti movida: divieto di asporto dai bar dopo le 18
Nuova stretta per i bar per combattere la movida: cibi e bevande potranno essere acquistati nei bar solo fino alle 18. Nel dettaglio, l’asporto – in base al nuovo dpcm – è consentito solo fino alle 18 per i codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati). Più in generale, invece, le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle 5 alle ore 18. Il consumo al tavolo è possibile per un massimo di quattro persone per tavolo, a meno che siano tutti conviventi. Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive, limitatamente ai clienti che alloggiano nella struttura. Dal 16 gennaio al 15 febbraio 2021 è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome. Consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, motivi di necessità o di salute. É comunque permesso il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione negli orari consentiti.

Divieto di spostamento dalle 22 alle 5
Confermato il divieto di spostamento dalle 22 alle 5 del mattino successivo. Sono permessi esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità o motivi di salute. Il dpcm raccomanda «fortemente», per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi. É sempre possibile fare rientro a casa negli orari consentiti.

Le regole per le seconde case
Vietato andare nelle seconde case fuori regione. In caso ci si trovi in una zona arancione si possono raggiungere solo le seconde case nel comune. Sempre valida la deroga che autorizza lo spostamento per riparare un guasto sopravvenuto o per recuperare oggetti o materiali indispensabili. É, però, una autorizzazione a tempo, valida solo per il periodo strettamente necessario a risolvere il problema.

Arrivano le zone bianche
Prevista l’istituzione di zone bianche, dove il virus presenta uno scenario di tipo 1 e livello di rischio basso, con incidenza settimanale dei contagi inferiore a 50 casi ogni 100mila abitanti per tre settimane consecutive. In queste zone le attività potranno essere aperte.

Chiuse le piste da sci
Piste da sci chiuse fino al 15 febbraio 2021. Da quella data gli impianti saranno aperti agli sciatori amatoriali solo dopo l’adozione di linee guida ad hoc da parte della Conferenza delle regioni e delle province autonome, validate dal Comitato tecnico-scientifico, rivolte a evitare aggregazioni di persone e assembramenti. Gli impianti possono essere utilizzati attualmente solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Comitato italiano paralimpico o dalle rispettive federazioni per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di queste competizioni.

Palestre e piscine ancora chiuse
Restano chiuse fino al 5 marzo palestre e piscine. Il Cts sta studiando linee guida ad hoc proposte dal ministero dello Sport che consentiranno di autorizzare le lezioni individuali.

Visite a parenti ed amici
In zona gialla consentito lo spostamento, in ambito regionale, verso una sola abitazione privata abitata, solo una volta al giorno, fra le 5 e le 22, nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle già conviventi. Possibile farsi accompagnare dai minori di 14 anni sui quali si esercita la potestà genitoriale e dalle persone disabili o non autosufficienti conviventi. In zona arancione questi spostamenti riguardano solo l’ambito comunale. In queste zone sono però consentiti gli spostamenti fra piccoli comuni, al di sotto dei 5mila abitanti, in un raggio di 30 chilometri, ma mai verso capoluoghi di provincia.

Musei e mostre aperte in zona gialla
Le nuove disposizioni prevedono, in zona gialla, l’apertura al pubblico di musei, istituti e luoghi di cultura, dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi. Aperte anche le mostre. Tutti dovranno garantire ingressi contingentati e distanziamento di almeno un metro. Vige comunque il divieto di assembramento. Andranno rispettati protocolli ed eventuali linee guida adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome. Le amministrazioni e i gestori dei musei, degli altri istituti e dei luoghi della cultura possono individuare specifiche misure organizzative, di prevenzione e protezione, anche a tutela dei lavoratori. Restano chiusi cinema e teatri.

Dad alle superiori
Le scuole secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che, a decorrere dal 18 gennaio 2021, le lezioni si svolgano in presenza almeno al 50% e fino a una massimo del 75 per cento. La restante parte dell’attività didattica potrà essere svolta in didattica a distanza.

Le regole per i fine settimana: librerie aperte
Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali nei mercati e in centri commerciali, gallerie commerciali, parchi commerciali e altre strutture assimilabili. Fanno eccezione farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

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