Napoli, un chilometro di fila e 4 ore d’attesa prima del vaccino alla Mostra d’Oltremare

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Napoli. Sono in fila da stamattina alle 6 ed i primi vaccinati escono dai cancelli della Mostra d’Oltremare solo dopo le 10. Quattro ore di attesa sotto una pioggia battente ed un vento gelido che certamente non aiuta medici, paramedici, infermieri e specializzandi di medicina. Migliaia di professionisti che dalle prime ore del mattino, hanno risposto alle circolari, agli avvisi ed agli Sms che gli indicavano i turni utili alla somministrazione del vaccino.

Ma è proprio questo, secondo quanto gli stessi medici testimoniano, il problema alla base delle code e degli assembramenti lungo l’ultimo tratto del Viale Augusto ed il piazzale antistante la mostra. «L’organizzazione è pessima – affermano le persone in coda – ed è sotto gli occhi di tutti. Si sarebbe potuto procedere attraverso una convocazione per ordine alfabetico, o in qualsiasi altro modo utile ad evitare il formarsi di questi assembramenti. Siamo tutti a contatto, ogni giorno, con potenziali pazienti covid e questo potrebbe renderci tutti untori. Non lo sappiamo ma non è opportuno correre il rischio. In queste condizioni invece siamo tutti esposti e le probabilità di contrarre il virus aumentano. Oltretutto il tempo non aiuta e questo peggiora le cose. Se non prendiamo la polmonite da covid-19, rischiamo una broncopolmonite a causa della pioggia e dell’umidità».

Anche le condizioni meteo quindi aggravano la situazione. Un vero problema che davanti i cancelli diventa sempre più evidente. I transennamenti che incanalano i medici in fila, generano un mega assembramento che prosegue sino agli ingressi dei padiglioni. «Anche questo è il problema – continuano in strada – e certamente non siamo tranquilli. Assistiamo da ieri ad una vera disorganizzazione che ci espone tutti a pericoli inutili e contro cui dovremmo difenderci. Se è vero che all’interno le cose funzionano differentemente, è altrettanto vero che per l’area esterna non sono stati presi provvedimenti. Anche la polizia che sorveglia la fila non può fare altro che assistere senza intervenire. Siamo spaventati ma crediamo che sia un nostro dovere fare questa vaccinazione. Seguiamo i nostri assistiti che sempre più spesso si ammalano e poterlo fare in sicurezza è un vantaggio. Però non si può andare avanti così. E’ vergognoso che nessuno riesca ad organizzarsi in maniera migliore e senza rischi per deve mettersi in sicurezza attraverso il vaccino. Speriamo che almeno il nostro disagio sia da esempio per migliorare le cose per chi verrà dopo di noi».

Qui il video.

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