Morte di Maradona: parla l’avvocato Baglietto

«L’eredità più bella di Maradona? La gioia che ha regalato al mondo». Così ha esordito Sebastian Baglietto, affermato avvocato a Buenos Aires, esperto in diritto societario e amministratore della successione di Diego, morto in drammatiche e ancora misteriose circostanze il 25 novembre. Ecco l’intervista riportata da Il Mattino:

Avvocato Baglietto, come è diventato amministratore dell’eredità di Maradona?
«Sono stato nominato dal giudice, avendo i requisiti idonei sul piano dell’esperienza e della preparazione, su proposta della maggioranza degli eredi».

Quali sono i legittimi eredi di Diego?
«Si presentano in successione Dalma, Gianinna, Jana, Diego jr e Dieguito Fernando Maradona».

È entrato in contatto con Diego jr, il 34enne figlio napoletano?
«Non direttamente, anche se ho colloqui frequenti con i suoi avvocati in Argentina e ovviamente anche con i legali degli altri eredi».

Esiste un testamento di Maradona?
«Finora non è stato aggiunto nulla al fascicolo».

Ha avuto colloqui con Matias Morla, l’avvocato di Maradona che ha gestito i suoi contratti negli ultimi anni?
«Mai direttamente con Morla, solo qualche breve colloquio con il suo avvocato».

Eppure Morla sa molto, probabilmente tutto, della situazione finanziaria di Maradona.
«Si rifiuta di trasferire degli atti dell’amministrazione, non ha consegnato dati o relazioni di alcun tipo e non ha presentato i conti. Strano no?».

Si sono lette molte notizie sull’eredità di Maradona, che secondo alcuni bene informati potrebbe oscillare sui 50-60 milioni di dollari, considerando conti correnti all’estero e immobili: può chiarire questo aspetto?
«La verità è che non posso fornire dati. Come ho detto, il suo precedente avvocato non ha consegnato praticamente nulla: solo tre auto».

C’è un giovane argentino, Santiago Lara, che ha dichiarato di essere figlio di Maradona: come si potrà accertare l’eventuale paternità?
«Chi fa queste affermazioni, dovrà affrontare un processo di filiazione e sottoporsi a un test del Dna».

La controversia legale tra Maradona e il fisco italiano, che ha ampiamente superato i 40 milioni di euro, potrebbe provocare una richiesta di sequestro dei beni di Diego?
«Nella stessa misura in cui ciò poteva accadere con Maradona in vita, ma con la differenza che egli non genera più reddito».

Un altro aspetto importante è il brand Maradona, che appartiene alla società Sattvica controllata dall’avvocato Morla: l’amministratore dell’eredità può intervenire per proteggerlo da contraffazioni?
«Chiariamo. I marchi appartengono ai successori di Diego, su questo non dovrebbero esserci dubbi e non c’è nulla ad oggi che faccia pensare anche lontanamente al contrario. Dunque, chiunque voglia utilizzare il marchio Maradona o i suoi derivati in tutto il mondo dovrebbe parlare con gli eredi. Qualsiasi altra cosa significherebbe violare i diritti, con le immaginabili e logiche conseguenze».

Qual è l’eredità non economica ma morale che Maradona lascia al mondo? 
«Diego era il migliore giocatore del mondo, con una personalità senza pari che ha portato un’enorme gioia a milioni di persone nel corso della sua carriera. Ed era anche un vero uomo».

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