Mercato San Severino, cade dalla barella e perde la vita: nove medici indagati

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Mercato San Severino, cade dalla barella e perde la vita: nove medici indagati. Antonio Lamberti è deceduto al Ruggi: i medici dell’ospedale di Mercato San Severino sotto inchiesta per omicidio colposo.

Nove medici sono indagati con l’accusa di omicidio colposo per il decesso di Antonio Lamberti , 76enne originario di Roccapiemonte, deceduto il giorno di capodanno: la ricostruzione della procura di Nocera seguita alla denuncia dei familiari ipotizza condotte penali a carico dei professionisti, con un iter partito dal 28 dicembre 2020, data del ricovero, fino alla morte avvenuta all’ospedale Fucito di Mercato San Severino. Secondo l’ipotesi avanzata dagli investigatori, con il racconto dei parenti, l’uomo sarebbe rimasto in barella per alcuni giorni a causa della saturazione dei posti per il ricovero, tutti occupati dal momento dell’accesso alla struttura. In un secondo momento, Lamberti sarebbe caduto riportando una ferita alla testa, con una lesione, fino al decesso, subentrato col precipitare del suo quadro clinico. Le incertezze sono al centro della denuncia presentata dai familiari che chiedono la verità su quanto accaduto, su eventuali condotte illecite del personale e dei medici. I sanitari indagati per omicidio colposo sono nove professionisti dell’ospedale Fucito di Mercato San Severino.

Il primo atto della magistratura è stato il conferimento incarico per l’autopsia svolta sulla salma dell’anziano, con i familiari rappresentati dagli avvocati Gianfranco Ferraioli e

Paolo De Maio : il punto centrale è l’intero percorso assistenziale di Lamberti, a partire dal primo accesso in ospedale lo scorso 28 dicembre, con una chiamata di soccorso al 118 per un’insufficienza renale. Il paziente da quel momento è arrivato al reparto emergenza del pronto soccorso dell’ospedale di San Severino, trovando in sostanza l’ostacolo dei posti occupati. Proprio in questo frangente sarebbe

da verificare la prima circostanza, con l’assenza di protezione e contenimento, in questa delicata fase, come riportato dai familiari: a distanza di qualche giorno i parenti dell’uomo sono successivamente stati allertati per l’avvenuto decesso, con un medico a fare la comunicazione di rito. Lamberti era morto cadendo con la testa sul pavimento, con lesioni serie e un trauma cranico, dopo giorni trascorsi nello stazionamento della barella, fino all’incidente.

In quel momento il 76enne passò immediatamente nel reparto di rianimazione, giudicato non operabile, per l’ematoma che avrebbe dovuto assorbirsi. Il giorno seguente, la notizia ulteriore alla famiglia riportò un trasferimento all’ospedale di Salerno, Ruggi di Aragona, per un peggioramento delle sue condizioni e la decisione di effettuare un intervento, con la morte intervenuta prima che scattasse l’operazione.

Fonte La Città di Salerno

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