Lettere da Piano di Sorrento – Ancora botti

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“ANCORA BOTTI”

È un argomento sempre attuale quando vi sono delle festività. I botti di Natale e del Capodanno sono una tradizione, stupida, ma una tradizione. Perché stupida? Perché oltre a rappresentare uno spreco di denaro, un ulteriore contributo all’inquinamento acustico ed atmosferico, creano pericolo per l’incolumità delle persone, oltre a spaventare gli animali domestici e disagiare gli ammalati, specie quelli terminali. Quest’anno si è sparato di meno rispetto al passato, specie se si fa un raffronto con quanto successo anni fa: un bollettino di morti e feriti, con un primato assoluto per la Campania.
Perché si è sparato di meno? Non credo per una raggiunta maturità di valutazione, piuttosto per la pandemia, per i divieti ed anche per la mancanza di denaro.
Ad ogni buon fine si è sparato. In Penisola, a Piano, si son sentite le deflagrazioni, anche di una certa potenzialità, nonostante il nostro buon Sindaco Dr. Iaccarino abbia emanato un’ordinanza di divieto. Ne sono prova gli involucri residuati, tracce tutte lasciate sul suolo.
Prima in classifica, salvo miglior verifica, via Gottola.
In linea di principio festeggiare in questo modo non ha senso, festeggiare che cosa? In questo momento di pandemia, di crisi economica in itinere, vi sembra il caso di farlo? Senza contare che contravvenire ad un provvedimento dell’Autorità (sindacale in questo caso) è indice di indisciplina civica, del mancato rispetto per le Istituzioni. Ma siamo alle solite perché, di fronte a queste considerazioni, dettate unicamente dall’amore per la nostra terra, ci sono sempre i bastian contrari, come quei caparbi “negazionisti” che, rasentando senz’altro il ridicolo, per non dire altro, manifestano ancora in piazza il loro dissenso sulla veridicità circolante del virus Covid-19. Gli Inglesi dicono: no comment!
Qualcuno inoltre sostiene, il popolino superstizioso, che con i botti si allontanino la jella e le disgrazie, come quelle che ci sono cadute addosso in questo 2020.
La verità è che diveniamo tutti più vecchi con la fine di un anno e poi, di fronte a questa tragedia che ci è arrivata, la pandemia, faremmo bene, come ci ha esortato il Presidente della Repubblica, a trovare intese e collaborazione da tutte le parti, per debellare il male, non dando ascolto alle isterie di un Renzi, od alle “melanzane” della Meloni & company,, oltre alle demagogie di altri seduti in Parlamento.

(avv. Augusto Maresca)

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