Lettere da Piano di Sorrento – America: colpo di stato

LETTERE DA PIANO DI SORRENTO
“AMERICA:COLPO DI STATO!”

C’è poco da dire: Donald Trump, Presidente uscente degli Stati Uniti, giorni fa ha tentato un colpo di Stato. Dopo un discorso carico di allusioni, di sottintesi, ha aizzato la folla dei suoi facinorosi sostenitori provocando quell’incredibile assalto al Campidoglio americano, come abbiamo appreso dalla televisione. L’America ha scritto così una pagina storica di inciviltà, un attentato alla democrazia, alla legalità, alla libertà consacrata nel diritto. La presenza di poliziotti in borghese fra i manifestanti, l’iniziale atteggiamento delle forze dell’ordine, quasi “al lasciar fare” (apertura delle transenne, intempestivo intervento a fermare la folla di quei forsennati) fa capire che effettivamente nell’aria c’era un sapore di insurrezione; d’altra parte, nel successivo discorso di Biden, è stato affermato questo.
Il mondo intero della politica, del buon senso civico, è rimasto scioccato da questo episodio conclusosi con spargimento di sangue e con la privazione della libertà dei più bellicosi manifestanti. Non ci sono parole per classificare l’accaduto. Ci si chiede come hanno fatto gli Americani a mandare alla Casa Bianca un personaggio come Trump, che qualcuno ha definito il peggiore Presidente degli Stati Uniti.
Certo che l’America, che si erge a paladina dei diritti, che vuol simboleggiare la pace e la giustizia in seno alle nazioni, che ha creato organismi traverso i quali vuole essere arbitro delle controversie internazionali, che vuole avere sempre l’ultima parola sui contrasti e sulla belligeranza tra i popoli…ebbene, dopo questo evento, ha fatto, per usare un termine caro nel suo mondo delle armi, cilecca. E non per essere cattivi, ma a questo punto, si possono tirare le somme su una valutazione globale sul suo, chiamiamolo così, “curriculum vitae”.
Una nazione che ha sterminato il popolo dei “pellirossa”, originari abitanti delle americhe, che ha schiavizzato i negri e continua a coltivare nei loro confronti un incredibile razzismo (cfr. per esempio il famoso Ku Klux Clan), un’America che ha sganciato l’atomica su Hiroshima, ha creato una pretestuosa guerra in Iraq; ha usato il napalm nella guerra del Vietnam; un’America che ha cercato e cerca di imporre al mondo intero le sue schifezze alimentari (Ogm); senza contare il danneggiamento continuo all’ambiente, favorendo le multinazionali petrolifere e di altra natura che hanno pagato lautamente l’operato di scienziati per negare l’esistenza del buco nell’ozono, il surriscaldamento del pianeta, etc.
Infine un’America, che con i suoi servizi segreti si è intromessa arbitrariamente senza averne un legittimo diritto nella vita politica di altri Paesi.
Una nazione così non può essere esempio guida per le altre e, soprattutto, non può essere depositaria di quella statua della libertà, donatale dalla Francia, che vorrebbe simboleggiare una libertà internazionale, suprema garanzia per tutti i popoli della Terra.
Farebbe bene il Presidente Macron a chiedere la restituzione della statua.

(Avv. Augusto Maresca)

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