Coronavirus. Vaccino in Campania, ridotte le forniture

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Coronavirus. Vaccino in Campania, ridotte le forniture. A dare tutti i dettagli in un articolo dell’edizione odierna di Metropolis è Carlo Cafiero. Non si ferma la campagna vaccinale in Campania, malgrado l’improvvisa riduzione delle forniture da parte di Pfizer. La Regione ha avuto rassicurazioni sulla decisione dell’industria farmaceutica di riprendere la spedizione normale a partire dalla settimana del 25 gennaio.

«Stamattina – spiega Ugo Trama, dell’Unità di Crisi della Regione Campania – Pfizer ha comunicato un piano per non ridurre le quantità consegnate all’Europa, e infatti anche io ho avuto un contatto con un responsabile della Pfizer che mi ha rassicurato. Evidentemente le pressioni del commissario Arcuri hanno avuto effetto. Ieri anche il presidente della Regione De Luca aveva avuto un contatto con Arcuri per esprimere la preoccupazione della Campania». Una riduzione ci sarà dunque nella consegna a inizio settimana: era previsto l’arrivo di 36.000 dosi, ne giungeranno circa 32.000. Un calo che non preoccupa l’Unità di Crisi, a patto che dal 25 gennaio tornino le dosi inizialmente promesse.

«Le rassicurazioni ricevute – spiega Trama sono importanti perché in caso di un forte slittamento delle consegne avremmo dovuto rallentare la somministrazione della prima dose di vaccino per conservare quello necessario per il richiamo a chi l’ha già fatto. Ora invece possiamo tornare nella piena programmazione e speriamo che per metà febbraio si possa passare alla fase due». Fa riflettere, e sorprende, il dato comunicato ieri dalla Asl Napoli 1 Centro che ha eseguito le somministrazioni dei vaccini sulle quattro Residenze sanitarie assistenziali per anziani esistenti in città. Dei 109 ospiti, solo 99 sono stati vaccinati: gli altri 10, direttamente o tramite i propri tutori, hanno scelto di non aderire alla campagna di immunizzazione.

Nel frattempo il Presidente del Comitato scientifico sorveglianza vaccini istituita da Aifa, Vittorio Demicheli, garantisce «massima attenzione nel monitoraggio della situazione ma al momento non esistono ragioni di allarme per quanto accaduto in Norvegia » dove sono stati segnalati dall’agenzia del farmaco locale 23 morti, tra persone anziane e fragili vaccinate contro il Covid-19. «Non ci sono indizi che ci facciano dubitare della scelta fatta. Stiamo proteggendo i più fragili con il prodotto migliore che abbiamo aggiunge – In Italia fra le molte decine di migliaia di vaccini già fatti nelle Rsa non è stato segnalato nulla di grave».

Sul versante dei dati, continua a oscillare il rapporto positivi-tamponi, attestandosi al 7,74%, in calo rispetto a venerdì (8,25%). I nuovi contagi censiti ieri sono 1.132 (di cui 94 sintomatici) su 14.611 tamponi, di cui 11 antigenici, Il bollettino dell’Unità di Crisi segnala 23 vittime, di cui 9 decedute nelle ultime 48 ore e 14 risalenti ai giorni precedenti; 1.488 i guariti. In risalita il numero dei posti letto occupati, 97 in terapia intensiva (+4 rispetto a ieri) e 1.432 quelli di degenza (+31). Insomma, la Campania resta in zona gialla ma la situazione richiede più che mai massima vigilanza. Non mancano gli indicatori su una risalita dei contagi dopo le feste: in provincia di Caserta per il secondo giorno di fila il numero dei nuovi positivi al Covid supera quello dei guariti, cosa che non accadeva da oltre un mese.

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