Conte , dimissioni di ministre di Italia Viva grave responsabilità

Più informazioni su

    l presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, accetta le dimissioni delle ministre di Italia Viva. “Mi sono state comunicate attraverso una comunicazione via mail – ha detto in apertura del Cdm – e le accetto. Naturalmente questa sera ho informato della situazione il Presidente Mattarella. Purtroppo – ha proseguito – IV si è assunta la grave responsabilità di aprire una crisi di governo.

    Sono sinceramente rammaricato, e credo di potere interpretare anche i vostri pensieri, per il notevole danno che si sta producendo per il nostro Paese per una crisi di governo nel pieno di una pandemia e di una prova durissima che il Paese sta attraversando. Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario, e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto. Ancora due giorni fa e oggi ho ribadito che avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery, stasera le misure anticovid, la proroga dello stato di emergenza, domani lo scostamento di bilancio. Non ci siamo mai sottratti – ha proseguito Conte – a un tavolo di confronto anche se oggettivamente diventa complicato un confronto quando il terreno è disseminato continuamente di mine difficilmente superabili”

    Crisi di governo atto secondo. Dopo le minacce dei giorni scorsi a l’apertura di oggi del presidente del Consiglio che avanza la proposta di un “patto di legislatura” invitando a scongiurare un frattura nell’Esecutivo in un momento così delicato per il Paese, Renzi annuncia l’uscita della delegazione di Italia Viva dal Governo dicendo però che ora la palla passa a Conte che ha creato “un vulnus nelle regole del gioco, delle regole democratiche”.

    Non è previsto, a quanto si apprende, che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte vada questa sera dal capo dello Stato Sergio Mattarella dopo il ritiro delle ministre di Iv dal governo.

    LA CONFERENZA STAMPA

    Renzi annuncia le dimissioni delle ministre di Iv: Ma Matteo Renzi fa orecchie da mercante all’apertura di Conte e all’appello di Mattarella e nella conferenza stampa che aveva convocato nel tardo pomeriggio alla Camera annuncia le dimissioni delle ministre di Italia Viva Teresa Bellanova ed Elena Bonetti e del sottosegretario Ivan Scalfarotto attaccando il governo e dicendo che “la crisi è aperta da mesi” e non l’ha aperta lui.

    – I commenti e le prese di posizione:

    “Italia Viva ritira le proprie ministre dal governo nel momento in cui il Paese vive un’emergenza sanitaria ed economica senza precedenti. Non c’è nessun merito nella fuga dalle responsabilità. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a lavorare per i cittadini al fianco di Giuseppe Conte”, scrive su Fb il capodelegazione M5S e ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

    “Mentre il Paese affronta con fatica, impegno e sacrificio la più grave crisi sanitaria, sociale ed economica della storia recente, Renzi sceglie di ritirare la propria delegazione di ministri. Credo che nessuno abbia compreso le ragioni di questa scelta”, scrive in un post il capo politico del M5s Vito Crimi.

    “Un grave errore fatto da pochi che pagheremo tutti”, scrive su Twitter il vicesegretario Pd Andrea Orlando dopo l’annuncio delle dimissioni delle ministre Iv.

    I tentativi di mediazione: Dopo l’astensione delle ministre Iv sul Recovery e in vista della conferenza stampa di Matteo Renzi, Pd e M5s hanno cercato di impedire fino alla fine la rottura con contatti e appelli alla responsabilità rivolti sia a Conte sia a Renzi. “Si faccia di tutto per riprendere il dialogo, il confronto nella maggioranza, per trovare una soluzione alla crisi”, aveva chiesto Zingaretti convinto che fosse ancora possibile rilanciare l’azione dell’Esecutivo con un nuovo patto di maggioranza. In tanti hanno chiesto di fermarsi prima del baratro. Stamattina anche una delegazione di operai Whirlpool, ricevuta a Palazzo Chigi, aveva detto al premier che “una nazione intera non può dipendere da giochi di palazzo”. E Conte si era mostrato consapevole che una crisi di governo in questo momento sarebbe stata “incomprensibile”. “Dobbiamo tutti fare un passo indietro per il bene del paese”, è stato poi l’invito di Luigi Di Maio per evitare lo showdown. E Beppe Grillo aveva rilanciato una lettera aperta ai partiti di maggioranza e opposizione del deputato M5S Giorgio Trizzino con un appello a fare “insieme un patto tra tutti i partiti”. “Lavoriamo per la ricerca di un obiettivo condiviso che altro non può essere che la ricerca del bene comune per il Paese”, aveva sostenuto il fondatore M5S precisando poco dopo che “è sottinteso che il governo è di Conte”.

    I responsabili: Intanto al Senato è andata avanti per tutto il giorno la conta dei possibili “Responsabili” che potrebbero essere pronti a prendere il posto di Italia Viva a Palazzo Madama: si accredita l’uscita di 4 senatori dal gruppo di Renzi e ben 8 da Forza Italia. E sul punto è intervenuto anche Clemente Mastella chiamato più volte in causa da Renzi in questi giorni: “I responsabili? Qualcuno ce n’è, non so se in numero sufficiente, ma sono più di qualche unità, forse anche più di cinque…”. Esiste davvero l’idea di un governo Conte-Mastella, come sostenuto da Renzi? “Io non ne so niente, lo saprà lui, che vi devo dire. Lui mi cita per prendermi in giro, perché vuole svilire l’operazione di Conte. I Responsabili sono come l’amante: quando si scopre devi dargli dignità. Sono meno del necessario perché se non dai loro dignità politica rimangono nascosti”. Alla domanda sul numero esatto dei senatori disposti a sostenere Conte, Mastella aveva risposto evasivamente: “Non lo so, dipende se gli si dà dignità, non so se rimangono dormienti o si svegliano…”.

    Il Mes: Ora che è stato messo un punto sul Recovery, Italia Viva aveva spostato lo scontro sul Mes con le ministre renziane che avevano definito “incomprensibile” la rinuncia al fondo salva-Stati e lamentato ritardi sulle urgenze del Paese e sui nuovi ristori. Critica ribadita anche in serata in conferenza stampa. “Il Mes non è compreso nel Next Generation, non è questa la sede per discutere il punto”, era stata la replica di Conte, che aveva invitato a “non speculare sul numero dei decessi in Italia per invocare l’attivazione del Mes”, con “un accostamento che offende la ragione e anche l’etica”.

    Più informazioni su

      Commenti

      Translate »