Chapeau a Cetara

Cetara, con i suoi 2000 abitanti, è solo uno dei tredici Comuni della costiera amalfitana, non tra i più piccoli, ma nemmeno tra i più grandi.
A metà ottobre, come dappertutto, la pandemia è arrivata anche lì.
E la cosa che più colpiva nei primi giorni era il gran numero di contagiati.
A leggere i numeri non si poteva non osservare che la percentuale di contagiati, rispetto alla popolazione, in confronto al resto degli altri Comuni, era di gran lunga superiore.
Noi siamo stati gli unici a rendercene conto ed a scriverne.
Poi, lentamente, il quadro si è rasserenato e si è arrivati al giorno di Natale con un totale complessivo di 110 contagiati, pari al 5,3% della popolazione.
Nessuno, però, ha notato che erano stati effettuati anche ben 1150 tamponi, pari al 56% degli abitanti.
Quindi, grazie ai tantissimi tamponi eseguiti, erano stati trovati tanti positivi asintomatici ed erano stati pure, in maniera tempestiva, isolati bene.
Infatti, il Comune aveva messo a disposizione dei positivi che avevano difficoltà ad isolarsi nelle proprie abitazioni, delle sistemazioni alternative.
Dal giorno di Natale in avanti c’è stata anche un’altra grande novità.
In tutti gli altri Comuni sono ripresi i contagi, e di fatto è partita una seconda ondata, ma solo a Cetara il contatore dei nuovi positivi è rimasto fermo.
È vero che per aver osservato queste cose siamo stati derisi da tutti, ma, come si suol dire, i fatti sono testardi.
Anzi, negli altri Comuni abbiamo dovuto assistere, pur non di ammettere una cosa così evidente, a ridicole e vergognose cacce all’untore ed addirittura pure ad autorevoli inviti a segnalazioni anonime.
Stasera il Sindaco di Cetara ha scritto ai suoi concittadini comunicando loro “con orgoglio e tanta felicità” che il contatore continua a rimanere fermo.
Chapeau.

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