Cava de’ Tirreni, il Movimento 5 Stelle: “Ospedale cittadino: non è mai troppo tardi”

Riceviamo e pubblichiamo

 

Cava de’ Tirreni, il Movimento 5 Stelle: “ospedale cittadino: non è mai troppo tardi” “Ospedale Cittadino: Non è mai troppo tardi”. Vuoi vedere che ci avevamo visto giusto? Alla luce degli ultimi avvenimenti, apprendiamo dai media locali, con un misto tra stupore e incredulità, che il tema della restituzione dei servizi sanitari alla cittadinanza di Cava de’ Tirreni è diventato improvvisamente una inderogabile priorità amministrativa, al centro del dibattito politico cittadino, e che la creazione di una “Casa del Parto” costituirebbe un “incredibile salto di crescita socio-culturale della città”. Riconosciamo la lungimiranza della classe amministrativa cittadina, che ha dovuto attendere una emergenza pandemica per prendere atto della perdurante eutanasia del nosocomio cittadino e di appena 5 anni dalla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia dell’Ospedale per rendersi conto che a Cava de’ Tirreni non ci sono più nati C361. Sommessamente, vorremmo ricordare ai nostri rappresentanti che (da ormai 8 anni) esiste già un  articolato e concreto progetto – del quale ci eravamo fatti promotori, unitamente ad altri soggetti, a tutti i livelli possibili, da ultimo con un incontro presso la Mediateca nel  mese di Dicembre 2019 – nel quale si analizzano le ben note criticità della sanità locale e si propone un quadro di riorganizzazione che possa rispondere alle esigenze della collettività con l’istituzione di una Piattaforma di Emergenza e Stabilizzazione Medica e Chirurgica che permetta di garantire la gestione e la stabilizzazione delle emergenze, sia mediche che chirurgiche del territorio, la creazione di una Casa della Maternità, la creazione di una Rete delle Cure Palliative, con l’istituzione di un Hospice e di una Struttura recettiva per lungodegenti, ed il riassetto della medicina del territorio con l’attivazione, anche, di tre strutture polifunzionali per la salute, le così dette “Casa della Salute”. E, sempre sommessamente, ci piacerebbe che – una volta lasciato alle spalle questo periodo emergenziale – i nostri amministratori tornino a pensare alla sanità in termini di welfare, mettendo al centro le esigenze del cittadino, e non in termini di economia di finanza. Il PROGETTO oggi, alla luce degli accadimenti dell’ultimo anno, va molto probabilmente rivisto per puntare tutti con forza ad un nuovo luogo fisico per l’Ospedale e un nuovo plesso per la Medicina del Territorio. Oggi si potrebbero trovare le risorse ad esempio a valere sul Recovery Plan. Sempre da quanto si apprende dalla stampa locale o da comunicazioni dei gruppi consiliari sembra ci sia la ferma volontà di maggioranza ed opposizione di istituire un TAVOLO TECNICO PERMANENTE, con rappresentanti della Regione, ASL SA, AOU RUGGI, Amministrazione Comunale. Lo auspichiamo fermante. E’ una buona idea. Il compianto Gianroberto Casaleggio, unanimemente ricordato come un uomo con lo sguardo rivolto al futuro, era solito ripetere che “un’idea non è di destra né di sinistra. È un’idea. Buona o cattiva”. Ci hanno messo 8 anni per capire che la nostra fosse una buona idea. Speriamo non ne impieghino altri 8 per metterla in pratica. Da parte nostra c’è, ovviamente, tutta la disponibilità a partecipare a futuri incontri, iniziative, tavoli tecnici sul tema, per mettere a disposizione il lavoro portato avanti in questi anni. In fondo, non è mai troppo tardi.

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