Cava de’ Tirreni, hanno provato a darle fuoco ai capelli: in comunità

Cava de’ Tirreni, hanno provato a darle fuoco ai capelli: in comunità. Rinchiuse in una comunità. Questa la misura cautelare,  decisa dal Tribunale dei Minori, per le due minorenni che tentarono di incendiare i capelli ad una loro coetanea. Le due giovani dovranno rispondere di tentata deformazione permanente, al viso, dell’aspetto della persona, un reato inserito da poco più di anno nel codice penale. Sono stati i carabinieri del presidio metelliano, diretti dal tenente Vincenzo Pessolano, a condurre le indagini che hanno portato all’identificazione delle due minorenni e alla scoperta delle prove a loro carico. Secondo la ricostruzione dei militari della compagnia di Nocera Inferiore, il 26 dicembre scorso le due ragazze avevano incontrato la loro coetanea nei pressi del Parco Bethoveen. Al termine di una lite avevano versato della benzina sulla testa della ragazza e con un accendino stavano tentando di incendiarle i capelli. Le urla della giovane hanno richiamato l’attenzione di alcuni passanti che hanno evitato il peggio. La vittima dell’aggressione era in stato di choc. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza locale che hanno fermato le due ragazze ed hanno avviato le indagini. La segnalazione è giunta al Tribunale dei Minori di Salerno. A distanza di settimane è arrivata la decisione del giudice: misura cautelare personale in comunità. Le due minori sono state sottratte dalle famiglie e rinchiuse in due strutture specializzate di Avellino e Caserta. Prima del trasferimento in comunità le due ragazze sono state sottoposte a tampone covid che ha dato esito negativo. È stato così che nella giornata di venerdì i militari hanno accompagnato le minori nelle rispettive strutture. A quanto si apprende, i carabinieri diretti dal tenente Vincenzo Pessolano hanno accertato il movente del folle gesto. Stando a quanto riferito il motivo sarebbe legato a questioni di gelosia che riguarderebbe le tre ragazze.
LA REAZIONE Ora le due minorenni cavesi dovranno rispondere del reato di tentata deformazione dell’aspetto della persona permanente al viso, da poco più di un anno inserito nel codice penale. La notizia della violenta aggressione, consumatasi la sera di San Silvestro, ha provocato grande sdegno in città soprattutto da parte di genitori di adolescenti che hanno visto questo gesto come il risultato di una grave perdita di valori. «Non bisogna sparare a zero – hanno scritto alcuni ragazzi sui social – Non si può parlare senza conoscere la storia personale delle persone coinvolte». Ora le due ragazze saranno costrette ad affrontare una dura prova che, si spera, le porterà ad un percorso di crescita, lontano da qualsiasi forma di violenza.

Fonte Il Mattino

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