Cava de’ Tirreni: chiesto il rientro dei medici all’ospedale

Cava de’ Tirreni: chiesto il rientro dei medici all’ospedale. Lucia Catena, direttore sanitario del Santa Maria dell’Olmo: «A breve lasceranno il “da Procida” per tornare da noi».

L’ospedale ‘Santa Maria Incoronata dell’Olmo’ verso il ripristino dei servizi. Si va verso la riapertura dei reparti e il reintegro del personale operativo trasferito nei mesi scorsi al Covid center ‘Da Procida’ di Salerno. È stato lo stesso dirigente sanitario del presidio cavese, Lucia Catena, a sollecitare nella giornata di ieri i vertici dell’Azienda ospedaliera universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ per prendere provvedimenti in tale direzione a fronte dei lievi miglioramenti registrati in città in termini di emergenza sanitaria. Lo hanno fatto sapere il delegato della Cisl Fp di Salerno, Gaetano Biondino , e il segretario generale Pietro Antonacchio che da tempo seguono – in rappresentanza degli operatori del nosocomio metelliani le vicissitudini che da mesi stanno riguardando l’ospedale cittadino.

«Finalmente riparte la messa a regime delle attività del presidio di Cava – hanno spiegato Antonacchio e Biondino – anche se, con ogni probabilità, bisognerà attendere qualche giorno per la ripresa delle attività ordinarie al massimo del suo potenziale. Su sollecitazione della direzione medica della struttura, che ha richiesto di attivare l’effettiva dotazione di posti letto e di garantire la ripresa delle attività e la riassegnazione del personale messo a disposizione dell’azienda nella fase più grave dell’epidemia, la direzione strategica dell’ente, saranno a breve avviati gli adempimenti necessari e conseguenziali per la ripresa a regime delle attività del plesso metelliano».

Contestualmente lo stesso Biondino ha fatto sapere che – a fronte di un’emergenza sanitaria non ancora superata – occorrerà fin da subito avviare un reclutamento eccezionale di almeno 80 infermieri e 40 operatori socio sanitari («anche se ne servirebbero 200 infermieri e 100 operatori sanitari per andare a pieno regime» precisa Antonacchio), per dare risposta a tutti i presidi di pertinenza dell’azienda “Ruggi”. Personale, questo, necessario per avviare gli scorporamenti dei reparti allo stato uniti, riavviare i reparti con la pienezza dei posti letto previsti e rispondere alle richieste di adeguamento delle dotazioni organiche.

Nel frattempo, al Comune, si è discusso, in sede di commissione sanità, del piano programmatico stilato dall’assessore Armando Lamberti che l’amministrazione del sindaco Vincenzo Servalli farà pervenire prima in consiglio e poi alla giunta regionale nella direzione di un potenziamento e di una specializzazione sanitaria per garantire un futuro al locale presidio ospedaliero, una volta che sarà superata l’emergenza sanitaria da Covid19. Dalla riunione, presieduta dal consigliere

Paola Landi è emersa la necessità di predisporre sull’argomento una serie di incontri futuri, a cadenza settimanale, nel corso dei quali i consiglieri della commissione approfondiranno la questione ospedale programmando un confronto con i vertici del Ruggi, del direttore generale dell’Asl e del Dipartimento di prevenzione e del distretto sanitario, ai quali sottoporre le proposte programmatiche.

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