Castellammare di Stabia, ai colleghi di Meridbulloni la befana solidale Whirlpool

Castellammare di Stabia, ai colleghi di Meridbulloni la befana solidale Whirlpool.

Meridbulloni, trattative al palo. Ognuno resta sulle proprie posizioni: il gruppo Fontana vuole i suoi 81 operai a Torino entro il primo febbraio, i sindacati chiedono di riaprire i cancelli di Castellammare. Ieri mattina il faccia a faccia tra sindacati, Unione Industriali e proprietà non ha sortito effetti positivi. «Avevamo proposto l’allungamento dei tempi – spiega Antonio Santorelli della Fiom – non per trasferire ma per trovare intanto una soluzione migliore per tutti. Invece è arrivato un altro no, la posizione è sempre la stessa, immutabile». Nell’ambito delle contrattazioni tra azienda e parti sociali giovedì 7 ci sarà un nuovo collegamento a distanza. Oggi Giovanni Mensorio, presidente della terza commissione consiliare della Regione, ha convocato l’ad Meridbulloni e le segreterie regionali Cgil, Cisl, Uil e Ugl, per capire con l’assessore alle Attività produttive della Regione se ci possa essere un’alternativa al trasferimento in blocco delle maestranze stabiesi. Ma l’azienda ha comunicato ai lavoratori che non ci sarà perché non lo ritiene opportuno.
LA BATTAGLIA Le macchine sono ferme dal 18 dicembre scorso, da allora gli operai si alternano nel presidio permanente davanti ai cancelli della fabbrica. In venti giorni sono state alzate tende, è stata costruita una piccola baracca di legno per proteggere gli operai dal freddo e dalla pioggia. La loro battaglia senza sosta ha colpito cittadini, associazioni e privati imprenditori che in questi giorni hanno manifestato la loro solidarietà ai giovani operai che difendono il loro posto di lavoro. Dai pasti, fino alla legna da ardere per riscaldarsi, dalla presenza di molti, domenica anche la curva sud della Juve Stabia, fino ai colleghi che si trovano nelle stesse condizioni. Dopo le visite degli operai Fincantieri, Alena e Whirlpool sin dai primi giorni di presidio, ieri c’è stata l’organizzazione di una befana solidale per i figli degli operai stabiesi. Un momento di felicità per i più piccoli e commozione per i più grandi. «Quello che succede ai lavoratori – affermano gli operai della Whirlpool che hanno organizzato i doni – ricade sui familiari e sui nostri figli. Il futuro degli uomini del domani si costruisce attraverso il lavoro dei propri genitori. Togliere il lavoro a qualcuno vuol dire cancellare il futuro di un intera famiglia. I bambini hanno diritto a un infanzia felice e alla sicurezza e la stabilità dei propri genitori». Al grido di la Campania non si tocca le maestranze di via Argine e via De Gasperi hanno lasciato per un attimo le preoccupazioni lavorative, dedicando attenzioni ai più piccoli.
IL MINISTERO Del caso Meb nei giorni scorsi si era interessato anche il sottosegretario al Mise Alessandra Todde spiegando di aver avuto «varie interlocuzioni con i vertici aziendali della MeridBulloni – aveva scritto il sottosegretario – Valuteremo la possibilità di convocare un tavolo di monitoraggio presso il Ministero dello Sviluppo Economico a gennaio, in modo da mettere in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione per facilitare una risoluzione ottimale della vertenza». L’ennesimo scippo secondo i sindacati dei pensionati, che intervengono con un documento a sostegno delle 81 famiglie di Meb, più i 15 dell’indotto. «La Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil sollecitano le forze sociali, il governo, le istituzioni nazionali e locali a reagire energicamente alle decisioni di questi industriali senza scrupoli che credono di poter decidere, impunemente, della vita delle persone».

Fonte Il Mattino

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