Atrani, campo di calcetto: chiesti 400mila euro

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Atrani, campo di calcetto: chiesti 400mila euro. Atrani, i dirigenti del Conservatorio di Santa Rosalia presentano il conto alla giunta Laderchi dopo l’esproprio di 35 anni fa.

Scoppia la polemica tra l’amministrazione comunale e il Conservatorio di Santa Rosalia. Il nodo del contendere è il campo di calcetto costruito su un terreno di proprietà dell’ex istituto di formazione femminile. La vicenda parte nel1984 quando con un decreto sindacale veniva disposta l’occupazione d’urgenza dell’area per la realizzazione di un’opera pubblica, il campo di calcio a 5, e pochi mesi dopo fu approvato il progetto di realizzazione di un impianto sportivo polifunzionale per l’importo di 80 milioni di lire. Nel 1996 venne certificata la fine dei lavori e il campetto fu messo a disposizione della cittadinanza. Mancando l’adozione del decreto di esproprio o di un alternativo atto di cessione volontario, l’attuale amministrazione comunale, guidata dal sindaco Luciano De Rosa Laderchi, nei giorni scorsi ha proposto in consiglio comunale l’acquisizione sanante l’area, votata all’unanimità. Il motivo che ha portato a tale decisione sarebbe legato al fatto che l’area è stata irreversibilmente trasformata. Secondo il presidente del Consiglio d’Amministrazione del Conservatorio di Santa Rosalia, però, non sarebbe così. La realizzazione di un campo di calcetto non rappresenterebbe una trasformazione irreversibile come ad esempio se al suo posto fosse stato costruita un’abitazione.

«Siamo andati al Tar perchè la trasformazione irreversibile di un’area può essere tale se c’è un’edificazione – sottolinea Pietro Fico – Riteniamo che sia un’attenuante da parte del comune di Atrani». I componenti del cda dell’ex istituto di educazione femminile hanno presentato ricorso, inoltre, anche per la quantificazione dell’indennizzo, ad oggi stimato in 10,33 euro al metro quadro. Considerando che l’area si estende per 1756mq l’indennizzo supererebbe di poco i 18mila euro.

In questo caso i rappresentanti del Conservatorio di Santa Rosalia mettono in discussione il criterio per la valutazione dell’indennizzo stesso, chiedendo per l’area dove è stato costruito il campo di calcetto una cifra di poco superiore ai 400mila euro. «Ritengo che l’Amministrazione di Atrani abbia usato impropriamente di uno strumento legislativo rispetto al quale non sussistono i presupposti per la sua applicazione – dichiara il presidente del Conservatorio Pietro Fico – Si tratta di un semplice campo sportivo per cui non sussiste alcuna irreversibilità della trasformazione. E’ quindi evidente che l’Amministrazione stia continuando a commettere errori da oltre 35 anni». Una vicenda che sembra quanto mai complessa e che richiederà un lungo iter burocratico che potrebbe finire per allungare ulteriormente le sorti di questa storia.

Fonte La Città di Salerno

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