Addio Giuseppe De Vita, Cantore del Cilento foto

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Se n’è andato un grande personaggio storico cilentano: Giuseppe De Vita, da oggi declamerà le sue profonde poesie nel mondo ultraterreno, d’altronde egli stesso, in una sua poesia mise in comunicazione il concetto di morte con la vita cioè che la vita continua anche quando la natura dorme e noi ci auguriamo che la vita continui anche quando l’uomo dorme il sonno eterno.
Nonostante il professore non abitasse nel Cilento la sua presenza è stata sempre costante in qualsiasi manifestazione si svolgesse in esso, difatti l’Associazione Iolanda con sede a Pisciotta nei diversi concorsi che ha organizzato: “Premio Iolanda Cappuccio…poesie per ricordare” e “Poetando sotto le luci di Natale” ha avuto l’onore di averlo tante volte non solo come ospite, ma anche in qualità di concorrente e nella premiazione del 9 gennaio 2015, egli stesso esternava la sua gioia per aver ricevuto il primo premio per la sua poesia “ERIVA RE VIENTO” con il seguente apprezzamento alla manifestazione “Poetando sotto le luci di Natale”:
“Ieri 9 gennaio a Salerno nel palazzo Sant’Agostino della Provincia si è celebrato il Concorso di poesia per le scuole e per gli adulti “Poetando sotto le luci di Natale”. Pubblico attento e composto. Giuria scrupolosa e competente il cui presidente, Carlo di Legge, preside filosofo e poeta, ha conferito spessore al concorso con i suoi giudizi pertinenti e misurati.
Si è capito che la poesia può essere esercizio fecondo per le giovani generazioni. Terreno a loro propizio data la pulizia dei sentimenti e dalla ricchezza dei temi trattati.
Esperimento coraggioso del Calcedonia sostenuto dall’amministrazione della Città di Salerno.
Concorso privo di retorica e paroloni cui spesso è dato assistere, merito della giuria attenta, della organizzatrice prof. Maria Marsicano e di quanti hanno mandato i propri elaborati per il gusto di passare una mattinata feconda parlando di poesia, arte difficile quanto la musica, la pittura, la scultura.
Sono felice che in simile contesto sia stato attribuito il primo premio per la poesia dialettale alla mia EREVA RE VIENTO. Scritta nel dialetto cilentano che amo e che pratico da tanti anni.
Un grazie agli amici Paolo Carbone, Geppino Lauriello e Pierfrancesco Mastroberti che mi hanno onorato con la loro presenza. Un grazie doppio al presidente di giuria prof. Carlo di Legge, filosofo e poeta, per la sua appassionata competenza. Una giornata da ricordare.” Questa poesia premiata dà il titolo al suo libro”ERIVA RE VIENTO”. L’eccelsa mente di Giuseppe De Vita, nella sua poliedricità ha avuto anche la passione per il culto del dialetto cilentano, passione che lo accomunava ai professori Alessandro e Giuseppe Pinto. In questo libro, progetto comune del recupero della lingua dei padri dell’Associazione Aniello De Vita e dell’Associazione Iolanda, c’è la prefazione di una famosa penna d’oro di questo tempo: il poeta, filosofo e scrittore Carlo di Legge, di cui il professore De Vita è stato sempre un grande estimatore, ma anche Egli è stimato da tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

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