Vico Equense. 37 nuovi piloni nel paesaggio unico al mondo del Parco dei Monti Lattari, il no del Movimento Cinque Stelle

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Vico Equense ( Napoli ) . 37 nuovi piloni nel paesaggio unico al mondo del Parco dei Monti Lattari, il no del Movimento Cinque Stelle. Sembra incredibile, mentre si parla di tutelare l’ambiente ed il paesaggio, con norme vincolistiche che impediscono al privato di poter mettere una finestra per non “stravolgere” il paesaggio, di fronte a tanta rigidità per il privato, società, con la giustificazione di opere di pubblica utilità, possono installare opere di enorme impatto paesaggistico all’interno del Parco dei Monti Lattari, sull’area che si affaccia sulla Costa d’ Amalfi , protetta dall’UNESCO, e Sorrento, aree di grande valore turistico e con sviluppo di settori come l’escursionismo che si basa sulle passeggiate nella natura fra gli alberi che fra poco saranno contorniati di piloni, è quello che dice con determinazione l’onorevole Carmen Di Lauro , una vicenda che avviene in una delle zone più belle e protette , in teoria, della Campania, d’ Italia e del Mondo.

Monti Lattari piloni Enel

INFRASTRUTTURE SÌ, PURCHÉ COMPATIBILI CON L’ ECOSISTEMA E COL PAESAGGIO

Per chi non lo conoscesse, il Parco Regionale dei Monti Lattari è una meravigliosa area verde che copre una superficie di circa 160 Kmq e abbraccia l’intera penisola sorrentino-amalfitana.

Ed è proprio all’interno di questo delicato ecosistema che è prevista la costruzione di un nuovo elettrodotto con un aumento di potenza elettrica da 60 kV a 150kV.

Sia chiaro, non sono contraria ideologicamente alla realizzazione di opere che porteranno sviluppo sul territorio. Tuttavia, benché siano state ottenute le dovute autorizzazioni rilasciate da parte di vari Enti sovraordinati, sarebbe opportuno fare chiarezza sulla compatibilità di tali manufatti.

In particolare, ad oggi, la realizzazione di questa opera:

1) prevede non una semplice sostituzione dell’elettrodotto già esistente ma, l’installazione di 37 NUOVI piloni di dimensioni considerevoli

2) NON prevede la rimozione delle vecchie e grosse basi in cemento nel terreno causando dunque un aumento di consumo di suolo che andrà a sommarsi a quello già in essere

Pertanto faccio mie le preoccupazioni degli attivisti M5S della penisola, del  WWF Terre del Tirreno e di  Italia Nostra che hanno già segnalato numerose criticità di questa opera attraverso un dettagliato esposto alla Regione al Ministero dell’Ambiente.

L’ecosistema dei Monti Lattari, unico e al tempo stesso fragile, va prima di tutto salvaguardato.

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