Sport, nella partita Calcio contro Covid vincono le Asl

Un dibattito proseguito un intero giorno quello sul caso Juve Stabia-Casertana, sfociato alla fine in un intervento della Asl: “In un contesto nel quale si discute della legittimità degli interventi della Asl sui rinvii delle partite, e nello stesso giorno della sentenza del Coni che dà ragione al Napoli riguardo alla partita contro la Juventus, la Lega Pro accetta pienamente una documentazione della Asl per rinviare eccezionalmente Juve Stabia-Casertana, in programma originariamente domani. Questo dopo che la Casertana è stata decimata dal coronavirus e, dopo aver già dovuto spendere il “bonus rinvio” nella giornata precedente, domenica è stata costretta a perdere in 9 uomini contro la Viterbese”. Se in un primo momento, infatti, sembrava pacifico il rinvio del match, ad un certo punto il presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino, avrebbe accusato la società stabiese di voler rispettare il protocollo e di voler dunque giocare: “A Castellammare, ad oggi, si gioca. E noi lo faremmo in 8. Retrocedere a causa di questi punti persi? Non ci possiamo appellare a nulla, ma io in qualità di presidente non lo farei mai. Anche la Juve Stabia vuole giocare, appellandosi al protocollo. Io voglio abbandonare il calcio, non la Casertana, a cui la Juve Stabia non ha teso la mano”, le parole del patron. A seguito poi della decisione finale sul rinvio, le Vespe hanno così commentato: “La S.S. Juve Stabia apprende la decisione della Lega Pro sul rinvio della gara di domani, 23 dicembre 2020, con la Casertana. Una scelta che ci trova pienamente d’accordo, nel rispetto dei regolamenti e delle istituzioni. La società vuole chiarire un punto fondamentale e cioè che non c’è stata una chiusura nei confronti del rinvio o un’imposizione nel voler giocare, ma aspettare l’evolversi degli eventi, consapevoli del fatto che gli enti preposti sarebbero intervenuti, dimostrando, come sempre fatto, che la S.S. Juve Stabia è per il rispetto delle regole. La volontà del presidente Andrea Langella è stata quella di valutare ogni aspetto, cercando la giusta soluzione. È arrivato il rinvio, fortunatamente è prevalso il buonsenso, facendo sì che nessuno si potesse sostituire agli organi competenti”.

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