Scienziati più influenti, nove sono napoletani: il primato al Pascale

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Scienziati più influenti, nove sono napoletani: il primato al Pascale. Nove ricercatori napoletani e campani, su una lista di 500 di tutto il mondo, sono stati inseriti nell’elenco degli scienziati più influenti al mondo. Il Pascale, le due Università e il Tigem sono solo alcune delle punte di diamante della rete dei centri di ricerca clinica, biomolecolare, genetica, oncologica e di base che fanno della Campania, da molti anni, la capitale indiscussa della genetica in Europa. Ora il suggello arriva anche su scala internazionale dalla prestigiosa rivista Plos Biology. I primi sei hanno tutti ruoli apicali all’interno dell’Istituto tumori Pascale di Napoli. Si tratta di Paolo Ascierto, direttore dell’Unità di Melanoma, Immunoterapia oncologica e Terapie innovative dell’Istituto tumori di Napoli, Gerardo Botti, oncologo e patologo, direttore scientifico presso lo stesso istituto, Luigi Buonaguro, immunologo, Nicola Normanno, specialista in Biochimica e biologia molecolare, Sandro Pignata, primario della Gastroenterologia ed Epatologia ed infine Stefania Scala primario della Immunologia. Gli altri tre sono Andrea Ballabio, direttore del Tigem, (Istituto Telethon) e ordinario di Genetica Medica presso la Facoltà di Medicina dell’Università Federico II, Anna Maria Colao, ordinario di Endocrinologia presso lo stesso Ateneo, fondatore e coordinatore scientifico del Progetto Campus Salute e infine, ma non certo ultimo, Fortunato Ciardiello, ordinario di Oncologia dell’Università Vanvitelli, direttore del dipartimento di Medicina di precisione e presidente della Società europea di Oncologia.
Gli studiosi sono stati valutati sulla base di diversi parametri che vanno delle pubblicazioni scientifiche su riviste a impact Factor al numero totale delle citazioni ricevute da altri studiosi e anche in rapporto alla leadership conquistata nella conduzione delle rispettive discipline. Plos Biology ha preso in considerazione 22 differenti aree di ricerca di base e clinica e 176 sub-discipline scientifiche elaborando le informazioni raccolte dalla banca dati bibliometrica Scopus di Elsevier e valutando, come indicatori, il numero di articoli e pubblicazioni scientifiche in cui il ricercatore è primo o ultimo autore, nonché i dati relativi all’impatto in termini di citazioni complessive. I sei ricercatori del Pascale sono citati per la loro attività di ricerca in Oncologia e in specifici settori che vanno dalla Immunologia alla Patologia, dalla Virologia alla Biologia molecolare, in base alle rispettive specifiche competenze. Con le stesse modalità sono stati selezionati altri tre nomi campani. «Congratulazioni a chi ci rende orgogliosi della nostra regione – commenta Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde – la Sanità campana si afferma come eccellenza riconosciuta a livello internazionale non soltanto nell’emergenza Covid ma anche per le attività di ricerca in altri settori».

Fonte Il Mattino

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