Sant’Antonio Abate. Padre mostro arrestato con l’accusa di aver violentato le sue due figlie

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Sant’Antonio Abate. Padre mostro arrestato con l’accusa di aver violentato le sue due figlie scrive Dario Sautto su Il Mattino di Napoli
Ha violentato per anni le sue due figlie, minacciandole e offrendo soldi per imporre il silenzio su quegli orrori. Tra le mura di casa, lì dove le due figlie dovevano sentirsi più al sicuro, accadeva l’indicibile, di cui la madre non sospettava nulla. Ieri mattina, a Ostiglia, vicino Mantova, è stato arrestato M.A., 51enne originario dell’area stabiese, incensurato, accusato di violenza sessuale continuata e aggravata e atti sessuali con le figlie minorenni. I carabinieri della compagnia di Castellammare, insieme ai colleghi della compagnia di Gonzaga, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina guidata dal procuratore Nunzio Fragliasso, che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate.
L’ALCOL
L’orrore era iniziato nel 2003, quando la figlia più grande (all’epoca aveva appena 5 anni, oggi ne ha 22) ha cominciato a subire le prime «attenzioni» sessuali da parte del papà. Abusi e poi violenze sempre più spinte, solitamente consumate dopo che il 51enne aveva assunto alcool e sempre in assenza della mamma. Una situazione che la bambina, poi diventata donna, non aveva più sopportato, tanto da lasciare la casa non appena maggiorenne, senza dare spiegazioni e portando via con sé quel disagio fatto di anni di silenzi e terrore. «Non dirlo a nessuno, altrimenti faccio del male a mamma, alla sorellina e ai nonni» diceva l’orco. Un modo subdolo, questo, per ottenere dalle bambine quella opprimente complicità, che altro non era che paura che accadesse qualcosa di ancora più brutto a persone a loro care. La 22enne, infatti, ha una sorella minore che oggi ha appena 11 anni. In estate, la piccola ha confidato alla mamma ciò che era accaduto nel 2018: quando aveva 9 anni, il papà-orco aveva abusato di lei, poi imponendo il silenzio con il metodo del terrore. Un racconto ricco di particolari raccapriccianti, che aveva lasciato la mamma impietrita. La donna ha subito contattato la figlia più grande ormai residente lontano dall’area stabiese per confrontarsi a sua volta. Quella conversazione al telefono ha permesso alla mamma di scoprire che sotto il tetto coniugale le violenze andavano avanti ormai da anni e per questo la 22enne era andata via prestissimo da quella casa. Poi la giovane ha spiegato anche agli investigatori che dal 2003 al 2016 dai 5 ai 18 anni aveva subito in silenzio decine e decine di violenze sessuali dal padre, mantenendo quell’orrendo segreto, sempre con la paura che accadesse qualcosa di grave agli altri familiari. Poi, appena maggiorenne, era fuggita via. A quei racconti dell’orrore ha aggiunto che negli ultimi quattro anni l’uomo le aveva più volte offerto soldi (sempre rifiutati) chiedendo in cambio favori sessuali, e imponendole sempre quel terrificante silenzio, misto tra paura e vergogna.
I RISCONTRI
In lacrime, la mamma ha raccolto tutte le sue forze e ha sporto denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini contro quell’uomo che lei amava tanto e con il quale credeva di aver costruito una famiglia felice. Dai riscontri medici è arrivata la triste conferma: la più piccola di recente ha effettivamente subito violenze sessuali dal padre. Riscontri investigativi, poi, sono stati raccolti anche sulle violenze subite dalla figlia maggiore. Nel frattempo il 51enne ha lasciato l’area stabiese, trasferendosi da solo in Lombardia. Lì, ieri mattina, gli è stato notificato l’ordine di arresto, il primo passo per l’accertamento della verità giudiziaria che, al momento, racconta un triste e sconvolgente spaccato di vita familiare, con due bambine diventate vittime e costrette a crescere troppo in fretta e nel modo più terribile.

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