San Nicola a Bari al tempo del Covid , e il sindaco Decaro rimane a casa a far la cioccolata della tradizione

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    San Nicola a Bari al tempo del Covid , e il sindaco Decaro rimane a casa a far la cioccolata della tradizione San Nicola «zona rossa» che più rossa non si può ma appena fuori sarà una domenica mattina quasi normale. L’alba che segue l’inedita notte del Patrono, con le stradine di Bari Vecchia deserte per la prima volta nella storia, illumina una Puglia da oggi «zona gialla».

    E la cioccolata calda che, sospendendo la tradizione, i baresi non hanno potuto assaporare all’aperto nella notte, sarà servita regolarmente nei bar che si trovano a pochi passi dall’area interdetta. È il paradosso regalato quest’anno dalla festa di San Nicola, blindata per i fedeli, che a malincuore devono rinunciare a onorare di persona le reliquie e la statua del santo di Myra.
    Un contrasto inevitabile, ma stridente se i locali pubblici a ridosso dell’area della basilica nicolaiana, come prevedibile, saranno presi d’assalto. Si scontrano da una parte l’esigenza, nel rispetto delle norme anti-contagio, di evitare gli assembramenti che la folla di devoti in visita a San Nicola avrebbe creato (la presenza di qualche «irriducibile» non fa testo), dall’altra la voglia di ritrovare un minimo di normalità: uscire, tornare nei bar, dopo oltre un mese di blocco.

    La coincidenza della festa più attesa dai baresi con il primo giorno di «semilibertà» renderà evidente una situazione che in molti hanno già bollato come contradditoria, se non schizofrenica. «Si può fare tutto, tranne che la visita al nostro San Nicola», mugugna una fedele non ancora rassegnata a seguire le liturgie davanti al televisore o allo schermo di un computer.
    Eppure i dati sui nuovi contagi (ieri da record nella regione) danno piena ragione a chi, come il sindaco Antonio Decaro, predica prudenza e invita i concittadini alla pur dolorosa rinuncia a visitare i luoghi consacrati al protettore di Bari.

    Il Comune ha imposto divieti «speciali» da ieri fino a martedì. Le transenne impediscono l’accesso a piazza San Nicola, largo Urbano II e Corte del Catapano. Stop al transito di auto, scooter, biciclette e pedoni, 24 ore su 24, sia oggi che l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata. Ma la città vecchia sarà «off-limits» pure in altre zone. Niente soste per l’intera giornata in strada delle Crociate, in strada del Carmine, in piazza dell’Odegitria, in piazza del Ferrarese, in piazza Mercantile, in via Venezia, in strada Palazzo di Città, in strada Vanese. Mentre domani il divieto di fermarsi dovrà essere osservato in un arco temporale più breve: dalle 16 alle 24.

    La pandemia condiziona anche le celebrazioni religiose: con la basilica chiusa, potranno essere seguite solo in diretta streaming. Va da sé che sono saltate pure tutte le tradizionali manifestazioni legate al culto, come la «maratona-fiaccolata».
    Tutto bloccato. Ma poiché da oggi bar e ristoranti potranno restare aperti fino alle 18, i locali che sorgono nelle aree interdette torneranno legittimamente ad accogliere i clienti. Come si conciliano divieti e riaperture? È la domanda che in molti si sono fatti e che risuonerà anche oggi nel centro cittadino, magari mentre si sorseggia un buon caffè o una gustosa cioccolata calda in una sosta dello shopping.

    Con buona pace del sindaco Decaro, che aveva invitato i baresi a preparare la cioccolata calda in casa e a vivere la festa di San Nicola come come le ricorrenze natalizie, in maniera intima. Il primo cittadino, però, continuerà a dare il buon esempio: come annunciato, oggi la tradizionale cioccolata la berrà a casa.

    Perché l’aria di festa non può trasformarsi in un liberi tutti. La storia recente ha insegnato che abbassare la guardia mentre circola il Covid è la scelta più deleteria. Comportamenti irresponsabili costringerebbero, tra qualche settimana, a richiudere le attività che da oggi torneranno un po’ a respirare. I controlli e le sanzioni delle forze dell’ordine e della polizia locale punteranno a evitare il peggio.

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