Salerno, Centro d’accoglienza e casa di riposo: paura per due focolai

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Salerno, Centro d’accoglienza e casa di riposo: paura per due focolai. Paura per due focolai in provincia. Un cluster si è acceso nella casa di riposo Monsignor Corvino di Siano, dove risultano positivi 20 pazienti e 6 operatori. Il Comune lancia un sos agli operatori socio-sanitari del circondario per supportare gli anziani ospiti della struttura. Nel piccolo comune dell’Agro, in tutto, sono 45 i casi emersi ieri, a cui si aggiunge un decesso. Attenzionato anche un centro di accoglienza per immigrati a Capaccio Paestum, al quale sarebbe legato l’aumento di infettati nel paese cilentano. Sono 295, complessivamente, i nuovi contagi comunicati dall’Unità di crisi, con altri 39 positivi a Salerno città.
L’EMERGENZA Il focolaio che si è acceso nella casa albergo di Siano, dopo l’ultimo screening effettuato dall’Asl su ospiti e operatori socio-sanitari presenti presso la struttura, rende necessario sostenere le attività, per garantire la continuità assistenziale degli anziani. Il Comune, per questo motivo, sta effettuando una ricognizione urgente per acquisire la disponibilità di operatori qualificati per effettuare turni di servizio a supporto della casa di riposo. Tutti gli operatori socio sanitari sianesi e dei comuni limitrofi che vogliono dare la propria disponibilità possono contattare con urgenza il Coc, al numero 081/5182521. Guardia alta anche a Capaccio, per un cluster sviluppatosi in un centro di accoglienza per extracomunitari, già strettamente monitorato da giorni. «La struttura è stata posta sotto sorveglianza h24 grazie all’impiego delle forze dell’ordine e della polizia municipale spiega l’amministrazione comunale Il centro, quindi, è in completo isolamento e ai suoi ospiti è ovviamente garantita l’assistenza sanitaria e alimentare necessaria». Sopralluogo, ieri mattina, presso la palestra comunale di Capaccio Scalo dove, nei prossimi giorni, sarà effettuata una mappatura della diffusione del contagio sul territorio comunale. In collaborazione con Asl e Regione Campania saranno effettuati 720 tamponi antigenici rapidi. Per quanto riguarda il focolaio di Santa Marina, è risultato positivo anche il figlio del barbiere da cui sarebbe partito tutto. Previsto screening per la classe. Infanzia e prima elementare da poco avevano ripreso in presenza.
I NUMERI Sono 295, intanto, i contagi comunicati dall’Unità di crisi, di cui ad Acerno 1, Agropoli 2, Amalfi 2, Angri 5, Baronissi 2, Battipaglia 9, Bellizzi 2, Bracigliano 4, Buccino 1, Calvanico 1, Campagna 2, Castel San Giorgio 3, Cava de’ Tirreni 9, Celle di Bulgheria 1, Corbara 1, Eboli 6, Fisciano 7, Giffoni Sei Casali 1, Giffoni Valle Piana 3, Maiori 2, Mercato San Severino 2, Montecorvino Pugliano 3, Montecorvino Rovella 3, Montesano sulla Marcellana 6, Nocera Inferiore 11, Nocera Superiore 23, Olevano sul Tusciano 1, Pagani 16, Pellezzano 1, Pisciotta 1, Pontecagnano 11, Roccagloriosa 1, Sala Consilina 2, Salerno 39, San Cipriano Picentino 1, San Gregorio Magno 1, San Mango Piemonte 2, San Marzano sul Sarno 8, San Valentino Torio 6, Sant’Arsenio 1, Sant’Egidio del Monte Albino 2, Santa Marina 2, Sapri 3, Sarno 11, Sassano 1, Scafati 25, Siano 45, Vietri 3. Da registrare altri due morti. Lutto a San Pietro al Tanagro, per una anziana di 82 anni, affetta da patologie pregresse e ricoverata nel reparto covid del nosocomio di Polla. Lacrime pure a Siano.
LA POLEMICA L’Humanitas, nel frattempo, fornisce chiarimenti in merito al trasporto dei pazienti covid dal Ruggi alle proprie residenze. «Non esiste alcuna disfunzione né mai anche una sola richiesta non è stata evasa nel servizio di trasporto taxi sanitario che realizziamo dice il presidente Roberto Schiavone La nostra flotta di taxi sanitari a bio-contenimento è attiva 24 ore su 24. I mezzi utilizzati sono i tipici taxi inglesi e permettono il trasporto anche di pazienti non deambulanti. Nell’accompagnare i pazienti covid positivi asintomatici o paucisintomatici, i nostri taxi raggiungono ogni destinazione in Campania. Va chiarito che si tratta di un servizio essenziale: il paziente è obbligato alla quarantena e non può raggiungere il luogo indicato al momento delle dimissioni dalla struttura ospedaliera (proprio domicilio o struttura intermedia) in altro modo».

Fonte Il Mattino

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