Positano, ci mancano gli zampognari! Quando Francesco Casola di Nocelle, detto Ciccio, li ospitava in una baracca

Più informazioni su

Positano, ci mancano gli zampognari! Quando Francesco Casola di Nocelle, detto Ciccio, li ospitava in una baracca. Si tratta di una bella storia, questa sugli zampognari che venivano a Positano, la perla della Costiera Amalfitana, ogni anno dal Cilento. Tra la città verticale ed il Cilento, infatti, c’è sempre stato un grandissimo scambio: Positano si trova proprio di fronte alle coste del Cilento e probabilmente c’è stato un grosso apporto da parte di Paestum, anche nella toponomastica. Abbiamo diversi riferimenti a questo scambio ed in particolare, in epoca recente ricordiamo quelli che avvenivano con gli zampognari, che venivano nel nostro paese.

A fornirci un racconto è proprio il figlio di Ciccio, Vito Casola, che ci dice: “Quello che ci auguriamo è che, finita la pandemia, rivedremo gli zampognari. È la cosa che più ci manca in questo periodo natalizio a Positano. La loro musica dava al Paese quel senso di Natale, molto presente in Costiera. A loro va il nostro saluto, spero tramite le pagine di Positanonews che leggeranno. Ad un presto ritorno. Erano i classici e veri zampognari, quelli di tradizioni secolari, eredi di quelli che accoglieva mio padre, che faceva il commerciante”.

Sono storie che si perdono nella notte dei tempi, ma tramandano belle tradizioni popolari. Francesco Casola era un uomo molto generoso, ci teneva molto alle tradizioni, esattamente come oggi il figlio. Ospitava nelle sue baracche gli zampognari che venivano da queste zone, che si trovavano al bivio della Sponda.  Qui aveva anche un piccolo mulino dove macinava il grano che poi portava per le mucche dei Sersale a Santa Maria del Castello, frazione di Vico Equense che si affaccia sulla perla della Costiera amalfitana . Era una gioia per tutti noi poter ascoltare la musica degli zampognari, che ci scaldava il cuore. E così era fino all’anno scorso. Speriamo davvero di poterli rivedere al più presto.

“Dobbiamo avere fiducia ed essere ottimisti – conclude Vito Casola, che ha visto da vicino il Covid -, farci coraggio ed aiutarci l’uno con l’altro. In questo momento è importante anche pregare. La preghiera è l’unico modo per superare questa pandemia, da soli non ce la possiamo mai fare. Aspettiamo a braccia aperte gli zampognari per l’anno prossimo, che con la loro gioia ci portano l’allegria e la gioia del Natale”.

Più informazioni su

Commenti

Translate »