Piano Pandemico dell’Italia non aggiornato dal 2006, il dossier OMS insabbiato che ha fatto uscire fuori Report

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    Si potevano salvare molte vite umane, altro che comportamento virtuoso dell’ Italia sul Coronavirus Covid- 19 . Nessun giornale italiano gli sta dando risalto più di tanto, ma la vicenda è gravissima . Un rapporto mai aggiornato che potrebbe essere costato all’Italia molte vite umane. Questo è quanto certificato programma Report che nella puntata di ieri ha fatto luce su una “serie di e-mail riservate ricevute tramite un leak. Si tratta di comunicazioni interne dell’OMS riguardanti la gestione di una bomba mediatica, il rapporto ‘An unprecedented challenge – Italy’s first response to COVID-19’ a cura di un team di ricercatori della divisione europea dell’Oms”. L’esistenza del rapporto era stata anticipata dal Guardian a metà agosto e la notizia era rimbalzata sui media italiani.

    Report

    L’inchiesta di Report getta una luce sui protagonisti di quella vicenda. “Lo studio, finanziato con circa 100mila dollari da un grant del Kuwait, descriveva luci e ombre della preparazione e gestione italiana della crisi da Covid-19. Doveva servire ad altri Paesi e più in generale agli stakeholders del mondo della sanità per trarre lezioni utili dalle buone prassi e dagli errori del primo grande Paese occidentale che si è confrontato con il virus. Ma il 14 maggio, appena un giorno dopo la pubblicazione, viene ritirato e mai più messo a disposizione. Uno sfregio al governo del Kuwait che lo aveva pagato”.

    “Dal leak in nostro possesso deduciamo – proseguono da Report – che il motivo della censura è che il rapporto metteva in imbarazzo il governo italiano e il Ministro della Salute Speranza e ancor più il Direttore Aggiunto dell’Oms Ranieri Guerra. Infatti, tra le varie criticità annotate dai ricercatori, si certifica che il piano italiano di prevenzione delle pandemie era vecchissimo, del 2006. E mai aggiornato. Uno dei dirigenti che avrebbe dovuto aggiornarlo era proprio Ranieri Guerra, che tra il 2014 e il 2017 era Dg Prevenzione al Ministero della Sanità. E questi l′11 maggio, poco prima della pubblicazione del rapporto, e a poche ore da una puntata di Report che avrebbe denunciato l’arretratezza del piano pandemico, nella sua veste di top official di Oms scriveva a uno degli autori di indicare come data del piano il 2016 invece del 2006. Ma il 2016 è solo la data di aggiornamento della pagina web e non quella del piano”. Un gioco di prestigio, insomma, quello che Guerra avrebbe chiesto a Soumya Swaminatham, chief scientist dell’OMS centrale “dando per scontato che la prestigiosa scienziata era a sua disposizione per cambiare un testo non per motivi scientifici ma per ragioni politiche”.

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