Piano di Sorrento, Salvatore Mare: “Marittimi bloccati al largo delle coste della Cina conferma della poca attenzione politica al settore”

Piano di Sorrento, Salvatore Mare: “Marittimi bloccati al largo delle coste della Cina conferma della poca attenzione politica al settore”. Riportiamo di seguito le parole del consigliere di minoranza del Comune di Piano di Sorrento, Salvatore Mare:

MARITTIMI APOLIDI

La questione dei marittimi bloccati da oltre un anno a bordo di navi al largo delle coste della Cina, è argomento poco dibattuto in Italia, ciò a conferma dell’attenzione politica riservata al cluster marittimo, nonostante sia da sempre traino dell’economia nazionale.

Le navi Mba Giovanni e Antonella Lembo, sono da mesi in rada al largo dei porti cinesi rispettivamente di Huang Hua e Tianjin. La prima non può effettuare l’avvicendamento dell’equipaggio giacché Huang Hua non è adibito alla movimentazione equipaggio, alla seconda invece, è impedito l’attracco per scaricare il carbone australiano, per dispute fra i due stati.

È necessario che sostituiscano i rispettivi equipaggi che sono imbarcati ormai da oltre un anno e quindi ben oltre il limite stabilito dalla Convenzione sul Lavoro Marittimo e dalla Direttiva 2013/38/UE, che tutelano la salute dei naviganti.

Al momento la parte politica di cui si ha notizia, e che recentemente ha scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giuseppe Conte e al Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, appartiene ai sindaci di Pozzallo, Monte di Procida, Messina, Napoli, Livorno, Crotone, Termoli, e i due nostri della penisola sorrentina, Vico Equense e Sant’Agnello.

Il più attivo è sicuramente Roberto Ammatuna, Sindaco di Pozzallo, che non ha risparmiato critiche circa la politica estera svolta dal nostro governo, ricordando i buoni rapporti e i recenti accordi che il Ministro Di Maio ha stretto con Xi Jinping.

Il panorama internazionale ha invece registrato il 14 dicembre scorso, la circolare inviata dal segretario generale dell’IMO, il sud coreano Kitack Lim, agli Stati membri dell’organizzazione marittima internazionale, affinché inseriscano la classe della Gente di Mare, fra i lavoratori chiave per l’economia mondiale.

Sarebbe la strada per bypassare le criticità delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, e così permettere ai marittimi di viaggiare verso i porti di avvicendamento, e rispettare i tempi dei contratti di arruolamento.

Kitack Lim ha preso l’iniziativa, unitamente all’aver registrato l’alta considerazione che hanno avuto 45 Stati membri*, che hanno già designato i marittimi quali lavoratori chiave per l’economia mondiale.

Al momento non ho riscontro di attività del nostro governo il quale, mi auguro, sia al lavoro al fine di risolvere queste crisi e impedirne altre. Confido nel buon senso e invito ad adoperarsi affinché anche il MIT possa essere più partecipe, consapevole anche del fatto che così come si è scorporato il MIUR in un giorno, altrettanto si possa operare affinché si ripristini al più presto un Ministero che possa essere rappresentativo per l’intero settore marittimo. (Blog di Salvatore Mare – https://tinyurl.com/yb3vwntn)

*Azerbaigian, Bahamas, Bangladesh, Barbados, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Cipro, Danimarca, Francia, Gabon, Georgia, Germania, Ghana, Grecia, Indonesia, Iran, Giamaica, Giappone, Kenya , Kiribati, Liberia, Isole Marshall, Moldova, Montenegro, Myanmar, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nigeria, Norvegia, Panama, Filippine, Repubblica di Corea, Romania, Arabia Saudita, Singapore, Sud Africa, Spagna, Svezia, Thailandia, Emirati Arabi Uniti , Regno Unito, Stati Uniti, Yemen più Hong Kong quale stato associato.

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