Pestaggi brutali, la violenza del branco. Una generazione senza passioni e vuota di ideali

Le nuove generazioni hanno delle ambizioni diverse da quelle di un tempo. Oggi, si diventa uomini solo se ci si allena per avere un corpo muscoloso oppure se si dimostra coraggio. L’uso di sostanze stupefacenti e/o alcol, violenza e pestaggi brutali, restano gli effetti di una dimostrazione di onnipotenza. Gli ultimi episodi di cronaca sono l’effetto di quanto detto. Basti pensare al caso dell’omicidio di Willy Monteiro a Colleferro e a quello di Maria Paola di Caivano e gli ultimi atti di estrema violenza accaduti a Roma e Venezia, decine di giovani coinvolti in maxi-risse. Questi fatti rappresentano una realtà di estrema attualità, con fenomeni di odio e violenza.

I giovani non hanno valori, zero rispetto e soprattutto c’è assenza di considerazione socio – culturale.
Ragazzi senza sogni, senza alcun desiderio, superficiali quanto testardi. La libertà personale sembra essere l’unico rimedio educativo.

“Non ho più speranza alcuna per l’avvenire del nostro paese, se la gioventù d’oggi prenderà domani il comando”, scriveva il poeta greco Esiodo oltre 2000 anni fa, “perché è una gioventù senza ritegno e pericolosa”.

Le figure degli educatori non hanno la stessa valenza di qualche decennio fa, il genitore e l’insegnante, figure ormai passate di moda. Immagini che rappresentavano la formazione, l’educazione, per il pensiero di una modernità che non indica la strada del male. Il rinnovamento e le nuove tecnologie restano comunque elementi coordinanti di funzione decisionale per la crescita e lo sviluppo.

Aiutare una persona in difficoltà significa a volte oggi mettere a rischio la propria stessa vita. Lo stesso può essere per un tifoso che si reca allo stadio per sostenere i propri beniamini. Motivi di odio e violenza restano di difficile attribuzione, in quanto gli atteggiamenti e i comportamenti del gioco in campo inaspriscono gli animi. Lo stesso vale per chi utilizza l’arte nobile di un apprezzamento educato verso il gentil sesso, resta comunque sconsigliato.
L’entità omosessuale è un ulteriore motivo di disprezzo: addirittura vivere il contesto sociale rischia di mettere in pericolo la propria vita poiché per la collettività tutto questo non è permesso. Sbagliato anche avere un colore della pelle diversa, forme contemporanee di razzismo, discriminazione razziale, un continuo incitamento dell’odio etnico rappresentano anch’essi un effetto mortale. Il dovere del Cristiano è amare: passioni, libertà, onestà, uguaglianza, nella nostra comunità sembrano termini ormai superati.

Chi è responsabile di questo cambiamento? Identificare un colpevole non è facile, una società che si fonda su valori di democrazia non di certo resta assente davanti a certe situazioni. La funzione dello Stato ormai sembra disattesa; un’analisi abbastanza meticolosa, profonda e non di certo critica, esprime un giudizio abbastanza evidente.
Chi ha il compito della difesa del cittadino sembra essere sempre inesistente.
In effetti, se vogliamo valutare come vengono svolti i concorsi pubblici, relativi agli arruolamenti degli uomini in divisa, basta solo leggere qualche giornale in più per capire quanto il clientelismo supera di gran lunga i dettami dei requisiti previsti dalla Legge.
Le caratteristiche di un candidato, oltre quelle psico-fisiche e/o attitudinali, culturali, dovrebbero basarsi anche sulle valutazioni relative ai reali pensieri dati dall’importanza per la tutela e la salvaguardia dei valori su cui è fondata la propria vita.
Il risultato di questa superficialità vale quanto la rabbia, la sfiducia e magari la perfetta soluzione avviene tramite la nuova cultura del fai-da-te, altrimenti si rischia di restare fuori dal mondo.
Gli ideali sono cambiati, come le aspirazioni personali. Tutti i giovani alla ricerca del podio facile. Lo dimostrano, negli ultimi anni, l’avvento e la presenza delle nuove generazioni alle continue partecipazioni mediante la propria candidatura in una politica ormai tramontata.
Insomma giovani alla ricerca di consensi per salire sul trono del potere.
Si definiscono professionisti e poi sono continuamente alla ricerca della facile occupazione attraverso consensi elettorali.
Elemosinano voti, offrendo promesse inesistenti e lottando per la carica da poltronista.
Prima un partito politico investiva sulle nuove leve, impartendo loro i valori del partito stesso, le idee, i programmi, lo studio e i sacrifici. La formazione quindi proveniva dal rispetto delle regole come base della società caratterizzato da un forte senso civico. Il futuro è frutto delle nostre scelte, e bisogna spazzare via i modelli diseducativi veicolati dalla cattiva informazione. Le nuove generazioni hanno bisogno di esempi e valori. Solo così si potrà avere la colonna portante per fondare la comunità del domani.

a cura di Michele Vario

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