Penisola sorrentina, marittimi bloccati da 1 anno in Cina. L’appello a Conte e Di Maio

La penisola sorrentina è terra di marittimi, non possiamo e non vogliamo dimenticare chi da oltre un anno è ancora in mare e non riesce a tornare a casa per ragioni sostanzialmente burocratiche.  Sono più di cinque i mesi, infatti, che 19 marittimi hanno vissuto bloccati su un mercantile nel Mar Giallo, in Cina, al largo del porto di Huanghua, ed è da oltre un anno che sono in navigazione senza mai aver toccato la terra ferma. Stiamo parlando dell’equipaggio della “MBA Giovanni“, bulk carrier, della società armatrice partenopea “Michele Bottiglieri Spa”. Sono sei i marittimi italiani a bordo di questa nave che per ragioni legate al tipo di protocollo anti-covid seguito dalle autorità cinesi non è stato possibile sostituire con un nuovo equipaggio come da normale prassi, a questo aggiungiamo che lo stesso carico (carbone proveniente dall’Australia)non è stato possibile depositare sui moli.

I sindaci di Napoli, Monte di Procida, Procida, Sant’Agnello Vico Equense, Termoli, Pozzallo, Messina e Crotone, hanno concordato di inviare un documento al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ed al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, chiedendo “di intensificare tutti gli sforzi, anche diplomatici, per riportare alle loro case” i marittimi bloccati.

La decisione è stata presa al termine di un incontro che si è svolto in videoconferenza. Nel corso dell’incontro Luigi de Magistris ha informato i colleghi dei “fitti contatti ufficiali” che ha avuto, da settimane, con il ministero degli Esteri proprio “per sollecitare l’individuazione di ogni strumento utile per assicurare il rapido ricongiungimento dei marittimi alle loro famiglie”.

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