Oggi è il terzo giorno in zona rossa: ecco cosa si può fare a Santo Stefano

Siamo al terzo giorno in zona rossa su tutto il territorio italiano. Il giorno della Vigilia di Natale sono scattate le restrizioni previste dal Governo Conte al fine di arginare il problema contagi da covid-19 in seguito al preoccupante aumento esponenziale in autunno e inverno. Dopo una breve fase di stallo, intanto, i casi di coronavirus sembrano timidamente innalzarsi ancora. Vediamo, dunque, cosa si può fare oggi, Santo Stefano, nella zona rossa italiana.  Ecco le FAQ di Repubblica.

Cosa si può fare oggi, 26 dicembre?

Sono vietati tutti gli spostamenti anche all’interno del proprio comune salvo per motivi di lavoro, necessità o urgenza e per far ritorno alla propria residenza, domicilio o abitazione.

È necessaria l’autocertificazione?

Sì, chi dovrà uscire per motivi di necessità, o a Messa, o per fare attività motoria dovrà sempre portare con sé l’autocertificazione. Sarà consentito anche raggiungere le seconde case, purché all’interno della propria Regione, ma sempre con l’autocertificazione.

Si può andare a trovare un parente?

Si, fino al 6 gennaio sarà possibile, una sola volta al giorno, spostarsi per fare visita a parenti o amici, solo all’interno della stessa Regione, dalle 5 alle 22 e nel limite massimo di due persone. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti con le quali convivono.

I genitori separati/affidatari possono spostarsi per andare in comuni/regioni diverse o all’estero per trascorrere le feste con i figli minorenni, nel rispetto dei provvedimenti del giudice o degli accordi con l’altro genitore?
Sì, questi spostamenti rientrano tra quelli motivati da “necessità”, pertanto non sono soggetti a limitazioni. Nel caso di spostamenti da/per l’estero, è comunque necessario consultare l’apposita sezione sul sito del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per avere informazioni sulle specifiche prescrizioni sanitarie relative al Paese da cui si proviene o ci si deve recare.

Si possono andare a trovare parenti non autosufficienti che vivono in casa da soli in un altro comune/regione? Si può andare con il coniuge/partner o con i figli?
Lo spostamento per dare assistenza a persone non autosufficienti è consentito, anche tra comuni/regioni in aree diverse, ove non sia possibile assicurare loro la necessaria assistenza tramite altri soggetti presenti nello stesso comune/regione. Non è possibile, comunque, spostarsi in numero superiore alle persone strettamente necessarie a fornire l’assistenza necessaria: di norma la necessità di prestare assistenza non può giustificare lo spostamento di più di un parente adulto, eventualmente accompagnato dai minori o disabili, e che abitualmente già assiste la persona da cui sta andando.

Si possono andare a trovare i genitori, anziani ma in buona salute, in una regione diversa dalla propria?

No, fino al 6 gennaio questi spostamenti sono vietati.

Ci si può ancora spostare nella seconda casa?

Gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde sono consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione. È consentito lo spostamento verso la seconda casa, anche se intestata a più comproprietari, di un solo nucleo familiare convivente.

Le regole sono uguali in tutta Italia?

Si, dal 24 dicembre tutta l’Ialia è zona rossa e segue le stesse regole.

Quali sono le deroghe alla zona rossa?

Anzitutto quella che consente per tutto il periodo di Natale (24-6 gennaio) ad un massimo di due persone – più eventuali figli minori di 14 anni, disabili e persone non autosufficienti che vivono con loro – di muoversi una sola volta al giorno per andare a trovare parenti o amici anche in un Comune diverso da quello di residenza, purché sempre nella stessa regione e sempre nel limite massimo di due persone. La seconda deroga riguarda i piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale (28-29-30 dicembre e 4 gennaio): per chi risiede in un piccolo Comune sotto i 5 mila abitanti sarà possibile sconfinare in un’altra Regione, sempre però entro i 30 chilometri dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia. Restano consentiti gli incontri tra i coniugi e i partner che vivono separati per motivi di lavoro se il luogo per il ricongiungimento è quello in cui c’è residenza, domicilio o abitazione. E sono consentiti anche gli spostamenti dei genitori separati, che possono andare a trovare i figli anche in un’altra Regione o all’estero: rientra tra i motivi di necessità, così come lo è l’assistenza ai genitori non autosufficienti. Il governo ha anche precisato la questione delle seconde case: tra oggi e il 6 gennaio “gli spostamenti di un nucleo familiare convivente verso le seconde case sono sempre consentiti, dalle 5 alle 22, all’interno della propria Regione e sempre vietati verso le altre Regioni”.

 

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