Oggi 1° dicembre si celebra la Giornata mondiale contro l’Aids

Nel 2020 l’attenzione del mondo si è concentrata sulla pandemia legata al nuovo coronavirus, dimenticandosi almeno in parte di come questo non sia l’unico virus di cui ci si dovrebbe preoccupare. Nel 2019, infatti, circa 1,7 milioni di persone sono state infettate dall’Hiv. A ricordarlo è il programma delle Nazioni Unite per l’Aids/Hiv, Unaids, che alla vigilia della Giornata mondiale contro l’Aids che si celebra oggi, 1° dicembre, ha diffuso attraverso due report i dati della situazione globale relativi al 2019 (qui il World Aids Day Report 2020).

L’Hiv è un virus che attacca e distrugge soprattutto un tipo di globuli bianchi, i linfociti CD4, indebolendo il sistema immunitario fino ad annullare la risposta contro altri virus, batteri e malattie. Nel 2019 circa 38 milioni di persone nel mondo convivevano con l’Hiv. Tra questi, 36,2 milioni erano adulti e 1,8 milioni bambini fino ai 14 anni. La zona del mondo più colpita era l’Africa orientale e meridionale, con 20,7 milioni.

Le nuove infezioni, che nel 2019 sono state circa 1,7 milioni, diminuite progressivamente del 40% dal picco del 1998, quando avevano toccato quota 2,8 milioni. I motivi molto probabilmente sono da attribuire al fatto che le persone con Hiv che seguono una cura idonea da almeno sei mesi non sono più infettanti per il partner.

La terapia più efficace al momento è la Haart (Higly Active Anti-Retroviral Therapy), che attraverso una combinazione di farmaci antiretrovirali tiene sotto controllo il virus e, se fatta correttamente e nei giusti tempi, da a un soggetto Hiv positivo un’aspettativa di vita analoga a chi non è infetto.

Alla fine di giugno 2020, circa 26 milioni di persone stavano accedendo a questa terapia. Un numero in aumento rispetto al passato, visto che nel 2019 erano state 25,4 milioni di person

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