Meta, il sindaco Giuseppe Tito: “Ho avuto le rassicurazioni del Direttore Generale dell’Asl, la Rianimazione dell’Ospedale di Sorrento non verrà chiusa”

Meta, il sindaco Giuseppe Tito: “Ho avuto le rassicurazioni del Direttore Generale dell’Asl, la Rianimazione dell’Ospedale di Sorrento non verrà chiusa”. Sembrava essere stata decisa la chiusura del reparto di Rianimazione dell’Ospedale di Sorrento, Santa Maria della Misericordia, a causa della mancanza anestesisti che, per com’è adesso la situazione, non possono garantire la totale copertura dell’Ospedale. Per questa ragione, se un paziente necessita di essere trasferito con un’ambulanza di Rianimazione, l’anestesista deve decidere se salire in ambulanza con il malato e lasciare l’ospedale “scoperto” o restare in corsia e costringere il team 118 a viaggiare senza medico.

Solo questa mattina era stato dato ormai per certo il blocco dell’attività chirurgica tanto al Santa Maria della Misericordia quanto al De Luca e Rossano di Vico Equense con l’eccezione dei soli casi urgenti.

A smentire la notizia è stato il sindaco di Meta, Giuseppe Tito, tramite un post pubblicato sulla sua pagina Facebook: «Cari Concittadini – ha scritto -, Vi informo di aver avuto rassicurazioni dal Direttore Generale Asl Na 3 Sud, ing. Gennaro Sosto che il reparto di Rianimazione esistente presso il Presidio Ospedaliero di Sorrento non verrà chiuso e che sarà assicurato il personale medico così come richiesto dal Primario dott.ssa Matilde De Falco».

«Stiamo facendo di tutto per individuare nuove unità da destinare a Sorrento, garantisco massimo impegno e sono convinto che il problema rientrerà almeno temporaneamente» aveva detto l’ingegnere Gennaro Sosto, che nelle scorse giornate ha raggiunto l’ospedale Santa Maria della Misericordia per incontrare i vertici sanitari della struttura diretta dal dottore Giuseppe Lombardi e fare un punto della situazione.

«Intendiamo recuperare medici da altre strutture – afferma Sosto – Contiamo di risolvere tutto scongiurando la sospensione delle attività in Rianimazione. Con due unità in più riusciremmo a raggiungere un equilibrio ahimè ancora instabile. Sulla penisola sorrentina esistono grossi problemi di logistica: ciò rappresenta la prima motivazione adottata dagli operatori che preferiscono altri ospedali e altri territori della regione invece di venire a lavorare negli ospedali della penisola sorrentina. Siamo in affanno, è vero, ma l’azienda intende garantire tutti i servizi. Non è soltanto una questione primaria legata al Covid-19. Negli ospedali l’assistenza riguarda anche malati non contagiati, ci sono gli interventi chirurgici e gli anestesisti sono cruciali anche per questi settori dell’assistenza sanitaria».

Intanto anche il sindaco di Sant’Agnello, Piergiorgio Sagristani, rende noto:

La Rianimazione all’ospedale di Sorrento e tutte le attività operatorie degli ospedali riuniti della Penisola Sorrentina si trovano in difficoltà causata dalla carenza di personale.

Ho sentito il Direttore Generale dell’Asl Gennaro Sosto e abbiamo sollecitato le istituzioni regionali da cui gli ospedali dipendono! – ha poi proseguito il primo cittadino di Sant’Agnello.

Già è stato individuato un’anestesista da trasferire in zona. C’è l’impegno a trovare nei prossimi giorni altri operatori specializzati nonostante le grandissime difficoltà dovute ai tanti contagiati fra il personale medico e paramedico e l’ emergenza da Covid 19! Insieme al Sindaco di Sorrento e gli altri sindaci e all’attuale responsabile del Reparto, dottoressa Tilde De Falco, stiamo lavorando per trovare una soluzione nonostante le difficoltà e faremo di tutto superare le criticità esistenti.

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