La disastrosa alluvione di Amalfi nel dicembre 1875 raccontata dal giornalista Sigismondo Nastri

Amalfi. Il giornalista Sigismondo Nastri, in un post sulla sua pagina Facebook, racconta la disastrosa alluvione di Amalfi nel 1875: «Nella notte tra il primo e il 2 dicembre 1875 Amalfi fu colpita da una alluvione che devastò soprattutto la Valle dei Mulini, famosa per le bellezze paesaggistiche e ambientali e per l’allora fiorente attività di produzione della carta. Dodici le vittime.  Andò distrutta in quell’immane disastro la vecchia chiesa della Madonna del Rosario, situata lungo il percorso che porta alla Ferriera (fu poi ricostruita a margine del “chiano ‘e Pansa”, lo splendido limoneto, che produce i limoni impiegati nella rinomata pasticceria Pansa, in piazza Duomo).

Quando ero ragazzo, e vivevo da quelle parti (nella Valle dei Mulini sono nato e cresciuto), mi fu raccontata da mia madre la storia di quella terribile calamità, così come lei l’aveva appresa dai genitori e dai nonni. La vecchia chiesa, lungo la via che conduce alla Ferriera, era andata distrutta. Salvo uno spigolo di muro (c’è ancora, credo): e lì era stata trovata, pressoché integra, la statua della Madonna. Le mancava un dito, lo recuperarono nel fango».

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