Gragnano, blitz nella notte: preso il boss Di Martino. Era latitante da due anni

Campania. Antonio Di Martino, classe ’80, latitante da due anni, è stato catturato dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli. L’uomo, considerato il reggente dell’omonimo clan, rientrava tra i latitanti più pericolosi da catturare. Ieri notte la sua fuga, culminata con l’arresto, è terminata sui Monti Lattari proprio tra Gragnano e Pimonte, territorio che non ha mai lasciato dal 2018 quando scappò da un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione maturata nell’ambito dell’inchiesta Olimpo che vede coinvolti gli esponenti dei clan egemoni sul territorio stabiese e dei Monti Lattari.

«E’ stato un intervento molto delicato e difficile per le condizioni nelle quali si è svolto. Per la pericolosità del ricercato è stato necessario richiedere anche il supporto dei Nocs, ma tutto si è svolto nel modo migliore grazie a professionalità di chi ha operato sul campo”, ha spiegato il procuratore di Napoli Giovanni Melillo. “Dal punto di vista della procura l’arresto di di Martino è importante, perché si tratta di un soggetto che aveva assunto una posizione di speciale rilievo nel contesto camorristico dell’area stabiese, in particolare della zona di Gragnano e dei Monti Lattari».

A raccontare i retroscena che hanno portato all’arresto è stato il dirigente della squadra mobile Alfredo Fabbrocini nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il questore di Napoli, Alessandro Giuliano, ed il procuratore Giovanni Melillo. «L’inseguimento è durato all’incirca un’ora e mezza tra la folta vegetazione dei Monti Lattari, alla quale aveva accesso tramite un complesso sistema di cunicoli che gli permetteva di scappare dalla sua abitazione in pochissimi secondi».

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