Dramma ad Angri: bimba di 29 giorni muore denutrita. La mamma era terrorizzata dal Covid

Angri. Muore in ospedale per malnutrizione. La piccola di appena 29 giorni, era allattata dalla madre, ma non a sufficienza per poter crescere in modo sano. La donna, secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, non avrebbe chiesto aiuto perché aveva paura di uscire di casa e rimanere contagiata dal Covid.

La tragedia si è consumata all’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, dove la bambina – primogenita di una coppia di Angri – è deceduta ieri nel reparto di Terapia intensiva neonatale. I medici hanno provato a salvarla, ma venerdì scorso, quando è stata ricoverata dopo un primo accertamento al Pronto soccorso, era già in condizioni disperate. Sul caso, come si legge sulla Città di Salerno, dopo la segnalazione della direzione sanitaria dell’ospedale ai carabinieri del Reparto territoriale nocerino, indagano la Procura ordinaria guidata da Antonio Centore, con il fascicolo affidato al sostituto procuratore Viviana Vessa, e l’ufficio inquirente presso il Tribunale per i minorenni di Salerno, diretto da Angelo Frattini.

Il ricovero in ospedale. Venerdì, quando la bambina è stata portata al Pronto soccorso di Nocera Inferiore, la situazione era già critica. La piccola, alla nascita all’ospedale di Castellammare di Stabia pesava 3 chili; quando i medici dell’Umberto I l’hanno visitata circa due. Una situazione allarmante, che ha portato subito i responsabili del Pronto soccorso a disporre il ricovero nella Terapia intensiva neonatale. Qui la piccola è arrivata in arresto cardiaco: i “camici bianchi” della Tin sono riusciti a stabilizzarla tenendola ancora in vita. In coma, ha resistito fino a ieri mattina, quando il suo cuore ha smesso di battere.

L’inchiesta della Procura. Per i responsabili del reparto di Terapia intensiva neonatale di Nocera Inferiore la piccola sarebbe morta per malnutrizione. Secondo quando accertato dai medici, infatti, la mamma, residente ad Angri con il marito e la suocera, allattava la bambina, ma non a sufficienza per consentirle un normale sviluppo nei primi giorni di vita. Un problema che la donna aveva intuito, ma che, almeno inizialmente, avrebbe sottovalutato anche per paura di uscire di casa e recarsi dal proprio pediatra. Secondo quanto ricostruito da medici e investigatori, infatti, la neo mamma aveva paura di contrarre il Covid-19 dopo che una donna che viveva nello stesso stabile era risultata positiva. Inizialmente la piccola piangeva perché non era stata nutrita a sufficienza, ma col passare dei giorni non avrebbe avuto nemmeno più la forza di lamentarsi. Solo davanti a questa scena, infatti, i genitori si sarebbero convinti a recarsi in ospedale per chiedere aiuto ai medici.

La segnalazione della Direzione sanitaria. Già nei giorni successivi al ricovero la direzione sanitaria dell’Umberto I aveva segnalato il caso all’ufficio dei Servizi sociali del Comune di Angri. Ai responsabili del Settore, però, la famiglia risultava sconosciuta, essendo la piccola il primo figlio della coppia che, inoltre, non aveva mai chiesto aiuto agli assistenti sociali del Piano di Zona. Soltanto ieri, però, all’avvenuto decesso della bambina, è scattata la comunicazione alla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore e a quella presso il Tribunale per i minorenni di Salerno per gli accertamenti del caso. Della vicenda sono stati messi al corrente anche i carabinieri del Reparto territoriale nocerino, coordinati dal comandante Rosario Di Gangi. Per il momento, il sostituto procuratore Viviana Vessa, titolare del fascicolo aperto a Nocera Inferiore, non ha iscritto i due genitori nel registro degli indagati. Per questo saranno decisive le prossime ore, quando gli inquirenti potranno capirne di più consultando la cartella medica della bambina.

L’autopsia. Sul caso, inoltre, la Procura della Repubblica nocerina ha disposto anche l’autopsia sul corpo della piccola. L’incarico potrebbe essere conferito già oggi, con l’esame che potrebbe essere fondamentale per rispondere alle domande che si pongono magistrati e investigatori. Si cercherà di capire le eventuali responsabilità dei coniugi sulla morte della piccola. In particolare, bisognerà appurare se ci sia stata una possibile negligenza da parte della coppia nei confronti della bimba che, secondo quando accertato dai medici, andava nutrita meglio. Ma questo dovrà ora essere confermato dalle indagini.

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