Covid nel mondo. DAD in Svezia, coprifuoco in Svizzera, gli USA focolaio del mondo, lockdown per Natale in Germania Merkel in tv

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Covid nel mondo. DAD in Svezia, coprifuoco in Svizzera, gli USA focolaio del mondo, lockdown per Natale in Germania Merkel in tv. Le cose in occidente per il Coronavirus Covid-19 a fine 2020 non stanno bene a quanto pare sarà un Natale amaro per tutti e in Italia non sarà da meno, anche se si cerca di allentare la pressione per l’economia. 

Altri 692mila contagi e più di 12mila morti. Questo il bilancio delle ultime 24 ore, da ieri a questa mattina, della pandemia da Covid-19 nel mondo, per la quale anche l’Italia continua a pagare un prezzo altissimo, dato che ieri si è registrato per l’ennesima volta il bilancio più grave in termini di vite umane in Europa, ben 887, per un totale ormai giunto a 62.626 decessi dalla comparsa del morbo. Nonostante ciò, si conferma il trend in calo dei contagi al contrario di quanto sta avvenendo in Germania dove al momento la curva dell’epidemia appare in salita. Complessivamente, però, l’Europa sembra stia riuscendo a contenere il virus, in questa seconda ondata, meglio di quanto stiano facendo sia i Paesi dell’America Latina che gli Stati Uniti, dove la malattia appare ormai in forte ripresa.

A New York vietato mangiare all’interno dei ristoranti

Nuova stretta anti-Covid a New York. Da lunedì prossimo sarà vietato mangiare all’interno dei ristoranti. Sarà possibile farlo solo all’aperto. Ad annunciarlo il governatore dello Stato Andrew Cuomo, spiegando come la misura sia resa necessaria dall’incremento dei contagi nella Grande Mela e nell’intero Stato

Svezia, lezioni a distanza a Stoccolma

A Stoccolma tutti i ragazzi dai 14 ai 16 anni seguiranno le lezioni in remoto per il resto dell’anno. La decisione è stata presa dalle autorità per arginare la seconda ondata della pandemia. È la prima volta che il Paese, uno dei pochi in occidente a dire no al lockdown e alle misure draconiane,   prende tali provvedimenti. “Dobbiamo ridurre drasticamente i nostri contatti – ha detto uno dei funzionari della Sanità – Siamo obbligati sfortunatamente a raccomandare (nella regione di Stoccolma) le lezioni a distanza a partire da lunedì”.

Stoccolma è stata la regione svedese più colpita dal Covid. Nelle ultime 24 ore si sono registrati quasi 8mila contagi e 160 morti. Uno dei numeri più alti dall’inizio della pandemia.

Coprifuoco in Svizzera dalle 19

A partire da sabato bar, ristoranti e negozi, chiuderanno alle 7 di sera. Lo ha deciso il governo elvetico dopo l’aumento dei numeri di contagi e morti. “Il livello di contagi da coronavirus resta alto e in alcuni cantoni sta aumentando di nuovo”, ha detto il governo in una nota. “Gli ospedali sono vicini al limite e il personale sanitario è sotto pressione. La situazione è preoccupante”. Venerdì le autorità hanno segnalato 5.136 nuovi casi e altri 106 decessi.

Usa, focolaio del mondo

Gli Stati Uniti sembrano ormai avere ripreso lo scomodo “testimone” di focolaio mondiale dell’epidemia, facendo registrare negli ultimi giorni picchi inediti sia per numero di contagi che di decessi. Appena mercoledì, infatti, gli States hanno raggiunto il record assoluto di 3.124 morti nelle 24 ore mentre ieri, secondo i dati da poco battuti dal New York Times, negli Usa si sono contati quasi 3mila nuovi decessi nonché più di 223mila ulteriori contagi.

GERMANIA LOCKDOWN PER NATALE 

Sempre secondo l’autorevole database del Nyt, fino ad oggi più di 15.6 milioni di americani sono stati infettati dal coronavirus e almeno 292mila sono morti. Negli ultimi giorni, nonostante le nuove restrizioni imposte da diversi governatori, sono stati raggiunti picchi inediti di ricoveri giornalieri, che rischiano di portare il sistema sanitario al collasso.

Nuovi picchi nella diffusione dell’epidemia di Covid in Germania registrati dall’Istituto Koch. Nel giro di 24 ore sono stati segnalati 29.875 nuovi contagi (e dunque oltre 6mila in più rispetto alla giornata precedente, quando erano stati 23.679) e 598 vittime, finora un record. Negli ultimi giorni, alla luce dell’aumento dei casi, si è infiammata la discussione sulla necessità di misure più dure: il semi-lockdown in vigore dal 2 novembre non è sufficiente, e molti – a partire da Angela Merkel – sono favorevoli a un lockdown rafforzato, con la chiusura anticipata delle scuole per le feste di Natale e la serrata dei negozi.

Il ministro dell’Interno tedesco Horst Seehofer chiede – secondo un’anticipazione di un’intervista allo Spiegel – che il lockdown duro sia immediato e che non si aspettino le vacanze di Natale.

Intanto il governatore del laender tedesco del Baden-Wuerttemberg, Winfried Kretschmann, ha annunciato un lockdown a partire da sabato e almeno fino al 10 gennaio. “In una maratona, gli ultimi chilometri sono sempre i più difficili”, ha detto Kretschmann aggiungendo che avrebbe lavorato con i Lander confinanti nel caso in cui non si fosse arrivati a una decisione su scala nazionale.

Il discorso commosso della Merkel in parlamento – “Mi dispiace, mi dispiace dal profondo del mio cuore, ma se il prezzo che dobbiamo pagare è avere 590 morti al giorno, allora non è accettabile”, avevo detto mercoledi la cancelliera al Bundestag in un discorso particolarmente sentito. Tra le richieste della Merkek restrizioni maggiori per il periodo pre e post-natalizio a partire dala chiusura delle scuole dal 14 dicembre e dalla riduzione al minimo delle interazioni sociali nelle due settimane di festività.

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